Il 23 settembre si terranno le selezioni per il corso Food Marketing 2.0. Per il presidente della Fondazione ITS Te. La. Sabato D’Amico «Il futuro del Made in Italy alimentare è legato alla sua capacità di innovare soprattutto grazie a capitale umano altamente specializzato. La nostra offerta formativa va dritta in questa direzione»
Presidente D’Amico, siamo quasi al giro di boa del corso numero uno – quello Agri-Food Tech 4.0 – promosso e attivato dalla Fondazione ITS TE.LA.. lo scorso ottobre. È possibile tracciare un primo, parziale, bilancio? Sul campo quali criticità sono emerse?
Abbiamo avviato le attività formative per i 25 allievi di questo primo corso il 30 ottobre 2023 e già realizzato circa 650 delle 2000 ore di attività, tra formazione frontale, on the job, project work, attività di laboratorio e visite didattiche sia presso le aziende, sia a manifestazioni di settore. I ragazzi iniziano adesso la prima fase di stage, 200 ore che saranno importanti per “vivere dall’interno l’azienda”, entrando in contatto diretto con le aree produttive e con i vari reparti di una impresa, esperienza fondamentale non solo per sperimentare sul campo quanto appreso, ma anche per far emergere attitudini utili per il matching di fine corso, quello che dovrà orientare maggiormente verso il placement. Ci riteniamo molto soddisfatti di come stiamo procedendo, anche se possiamo migliorarci, tenuto conto che a tutti gli effetti siamo una start up. Penso che, finora, siamo riusciti a mettere in campo un percorso di spessore, per la qualità delle docenze e dei contenuti formativi e per le attività di accompagnamento ed esperienziali, che stanno rendendo molto concreta l’esperienza d’aula. I docenti di molti moduli sono professionisti del settore o tecnici delle imprese socie della Fondazione ITS TE.LA., che hanno trasferito ai ragazzi la conoscenza diretta di come stare in azienda e in aggiunta, in più di una occasione, le sessioni formative si sono svolte direttamente presso gli stabilimenti, secondo lo schema learning by doing, al fine di massimizzare il collegamento tra teoria e pratica, nodo focale dei percorsi ITS. Ad avvio del corso uno dei fattori di criticità emerso è stata l’elevata eterogeneità della composizione d’aula: per la provenienza dei diversi profili formativi, per la difformità di età tra i vari ragazzi, per le esperienze pregresse e altro. Attraverso i moduli di soft skills focalizzati su leadership, comunicazione, problem solving e con l’innesto di periodiche sessioni di orientamento – curate da una coach esperta di tali tipologie di corsi e da una psicologa del lavoro – abbiamo insistito su queste condizioni apparentemente di svantaggio, rendendole in alcuni casi un fattore di forza che ha potenziato il confronto costante in aula. Sono emerse delle differenze nelle conoscenze e competenze possedute e maturate dai ragazzi durante questi primi mesi, ma su questo si continuerà a lavorare, anche in termini di consapevolezza degli studenti riguardo alle proprie attitudini.
Come si distingue l’ITS TE.LA. rispetto ad altri percorsi di studi post diploma?
Il percorso formativo – gratuito per i partecipanti – ha durata biennale e rilascia un titolo riconosciuto, ossia un Diploma di Tecnico Superiore che corrisponde al ‘‘5° livello EQF’’/Quadro Europeo delle Qualifiche, un sistema che certifica in maniera universalmente riconosciuta i livelli raggiunti in termini di conoscenze, abilità e competenze. Per dare un parametro di raffronto, il Diploma di Scuola Superiore corrisponde al 4° livello EQF, la Laurea triennale al 6° e la magistrale al 7°.
Elemento caratterizzante dell’ITS é una didattica basata sulla pratica, ma soprattutto progettata ed erogata in sintonia con le aziende. Il percorso nasce infatti per rispondere alla richiesta di specifiche competenze fortemente ricercate dalle imprese della filiera agroalimentare del territorio, che per la maggior parte sono soci fondatori dell’ITS TE.LA. Gli ITS costituiscono pertanto un modello didattico innovativo per la formazione di figure “super tecniche”, in grado di presidiare la gestione operativa dei processi aziendali. La formazione si svolge per oltre il 35% della durata in azienda (700 ore, tra stage sul campo, laboratori, esercitazioni pratiche, visite aziendali e project work) e ben oltre il 50% dei docenti proviene dal mondo del lavoro. Lo scopo è proprio quello di mettere immediatamente in pratica le conoscenze acquisite e formare figure specializzate in base alle reali necessità delle aziende. Il percorso mira dunque a garantire un’elevata occupabilità dei propri diplomati: circa il 90% degli studenti che conseguono il titolo trova un’occupazione lavorativa entro un anno. In aggiunta, qualora il giovane intenda proseguire gli studi universitari, si vedrà riconosciuti dei crediti formativi per il Diploma di Tecnico Superiore conseguito con l’ITS.
Ritiene sufficienti le attuali risorse economiche messe in campo dalle Istituzioni, Governo e Regione? Rendere permanenti i finanziamenti sarebbe una misura utile per far crescere in modo significativo e strutturale i numeri degli ITS Academy?
Questo tema è, purtroppo, la nota dolente dell’esperienza che stiamo sperimentando con l’ITS TE.LA: la Fondazione è stata costituita nel luglio 2022 e, solo da poche settimane, abbiamo ricevuto la prima tranche di finanziamento regionale sul primo dei tre corsi, mentre manca completamente l’assegnazione delle risorse sulla fase di start up. Abbiamo affrontato le spese d’avvio utilizzando il capitale sociale costituito con le quote private dei soci fondatori e chiedendo un particolare sforzo alla rete dei partner della Fondazione. Per rendere efficiente e strutturale la gestione degli ITS Academy è necessaria una regolarità di trasferimento di fondi, al pari delle modalità di finanziamento di componenti del sistema educativo di istruzione e formazione, quali scuole e università. Questo permetterebbe una programmazione regolare, ma anche una legittimazione e un riconoscimento degli ITS quali organismi di formazione terziaria professionalizzante. Altro aspetto fondamentale, su cui il nostro Sistema Paese dovrebbe investire con massicce campagne informative e di orientamento, è la conoscenza degli ITS, che restano ancora poco noti da studenti e famiglie. Tanti giovani prossimi al diploma vivono l’incertezza di scegliere il percorso giusto da intraprendere per il proprio futuro e, purtroppo, gli ITS continuano a non rientrare tra le alternative possibili per mancanza di conoscenza.
A settembre partirà il secondo corso dell’ITS TE.LA. A chi è rivolto e quali profili professionali formerà?
Abbiamo aperto il bando di partecipazione al corso Food Marketing 2.0 che resterà aperto fino al 19 settembre. Le selezioni si terranno il prossimo 23 settembre per entrare in aula il 30. Come per tutti i corsi ITS, potranno partecipare alle selezioni giovani e adulti – tra i 18 e 35 anni – in possesso di diploma di scuola secondaria superiore e, speriamo, particolarmente affascinati dal settore food. Il profilo in uscita è uno specialista di marketing che opera per la valorizzazione del Made in Italy con competenze relative al controllo qualitativo dei processi e dei prodotti della filiera agroalimentare, garantendone la conformità agli standard nazionali e comunitari. Con le competenze acquisite, il profilo sarà non solo un esperto di marketing digitale, specializzatosi attraverso l’utilizzo delle più moderne piattaforme – dai social media al metaverso – ma avrà anche abilità specifiche nelle attività di vendita per il mercato italiano ed estero, attraverso la conoscenza di innovative tecniche per la gestione efficace del cliente. Siamo sicuri che i ragazzi, con questa specializzazione, saranno in grado di inserirsi nelle aziende che producono, trasformano e distribuiscono prodotti dell’intero ciclo della filiera agroalimentare.