Il 28 e 29 novembre scorsi ha avuto luogo in Confindustria Salerno l’evento dal titolo: “Destinazione Sud: analisi e progettazione per il turismo” promosso dal Gruppo Alberghi, Turismo e Tempo libero di Confindustria Salerno.
Durante la due giorni è stato presentato un dettagliato studio realizzato Josep Ejarque, Amministratore Delegato di FourTourism ed esperto internazionale in tema di turismo, sulle potenzialità dell’offerta turistica di Salerno e provincia ed è stato avviato un percorso analitico, basato su un approccio industriale e quindi di marketing e comunicazione, focalizzato sul mercato tedesco e russo.
«L’esperienza maturata nelle giornate seminariali – ha dichiarato Lucia Scapolatiello, Presidente del Gruppo Alberghi, Turismo e Tempo libero di Confindustria Salerno – ha evidenziato la possibilità di orientare in maniera più strutturata l’offerta turistica di Salerno e della sua provincia ai potenziali mercati. Grazie alla presenza dei Gruppi del Turismo delle Confindustrie territoriali e regionali di gran parte del meridione, abbiamo posto le basi per la creazione di un network turistico che metta a sistema le eccellenze del Sud».
«Dobbiamo, inoltre, ripartire – ha concluso la Scapolatiello – da una nuova concezione dell’offerta che tenga conto del forte potere di comunicazione del web e dei social network, e che preveda una forte sinergia tra gli operatori e le Istituzione nel mettere in rete le potenzialità insite nel territorio».
«Per dare reale slancio al turismo provinciale e regionale – ha affermato Mauro Maccauro Presidente di Confindustria Salerno – è necessario porre mano al più presto alla legge regionale sull’organizzazione del sistema turistico. L’attuale numero e la particolare configurazione degli enti e delle organizzazioni deputate al turismo genera una mancanza di progettualità diffusa fino, in alcuni casi, alla paralisi di qualsiasi iniziativa volta a valorizzare il territorio provinciale e regionale. A livello nazionale, inoltre, – ha proseguito Maccauro – si dovrebbe agire subito per ridurre il carico fiscale che le aziende, ed in particolare gli alberghi, da troppi anni subiscono. Non è più tollerabile l’eccesso di tasse ed imposte che chi fa impresa oggi porta a proprio carico così come non è accettabile una tassa di soggiorno tra le più alte d’ Europa».
«É dunque, prioritario un approccio “industriale” al turismo – ha concluso Maccauro – che consenta di mettere in rete l’offerta complessiva che si è in grado di proporre ai mercati: circuito dell’accoglienza e dell’ospitalità, cultura, ambiente, enogastronomia, qualità della vita. Sono tutti tasselli che vanno inseriti in una programmazione annuale finalizzata a favorire i processi di destagionalizzazione e, nello stesso tempo, ad elevare il livello qualitativo dell’offerta, anche attraverso percorsi di qualificazione e di riqualificazione degli addetti. É una sfida difficile, ma solo in questo modo si potrà parlare di marketing del territorio in maniera concreta e operativa».