Ecosostenibilità in casa: dagli oggetti ai mobili di design

eames dswL’ecosostenibilità è una scelta di vita, che riguarda anche la casa e gli oggetti e i mobili con cui si decide di arredarla. È il caso del green design che si premura di creare oggetti e mobili non solo belli, ma anche ecosostenibili, unendo l’utile al dilettevole, per uno stile di vita più sano e responsabile

 

Innanzitutto, bisogna tenere a mente che per arredare la propria casa in maniera ecosostenibile bisogna seguire la regola delle tre R: ridurre, riutilizzare, riciclare. Dunque, la maggior parte dei mobili saranno realizzati con materiali riciclati, se non addirittura si tratterà di vecchi mobili rimessi a nuovo per un tocco di retrò che fa sempre molto chic.

Il green design, poi, predilige i materiali atossici, oltre che riciclati, come ad esempio il parquet con certificazione FSC, il linoleum, il sughero, il bambù o le piastrelle in ceramica e, per quanto riguarda i tessuti, il cotone organico è sempre il benvenuto. Da non dimenticare, poi, la possibilità di realizzare il proprio pavimento in terra battuta, perfetto sia per gli interni che per gli esterni.

Ma torniamo ai mobili e agli oggetti ecosostenibili. Sono davvero tanti gli oggetti di design storici riprodotti con materiali riciclati ed ecosostenibili. Un esempio è la Eames Shell Chair, storica sedia progettata negli anni ‘50 dal celebre duo di designer Charles e Ray Eames – si trova anche sui cataloghi online in siti dedicati ai mobili di design – diventata una vera icona di modernismo. Inizialmente era realizzata in fibra di vetro, ma il materiale è stato abbandonato nel 1990 in quanto ritenuto dannoso per l’ambiente, come ha dichiarato la stessa Ray Eames, e impossibile da riciclare.
Inoltre, la fibra di vetro in fase di produzione e manipolazione produceva emissioni dannose. Così, ad oggi questa sedia così diffusa e ricercata è prodotta in 100% polipropilene riciclabile, permettendo agli amanti del design di arredare la propria casa con questo oggetto di intramontabile stile, oltre che ecosostenibilità.
Ma questo non è l’unico esempio di design ecosostenibile. Al Salone del Mobile di Milano di quest’anno, infatti, sono stati davvero tanti i progetti intelligenti presentati soprattutto da giovani designer. Un esempio è Bamboo Forest, progetto dello studio londinese Poetic Lab, che propone 8 pezzi componibili di arredo e illuminazione che hanno al centro del loro concept il bamboo, come si può evincere dal nome stesso, per un risultato di un’eleganza e originalità davvero sorprendente.

Garay Studio, invece, ha presentato la Lampada Mush, lampada senza fili che può essere ricaricata in due ore. Il materiale del cappello è in trucioli di legno compresso, la lampadina è invece al LED, per una luce calda, ma anche a basso consumo.
A spopolare è anche il cartone, con cui sono realizzati sempre più arredi economici e ecosostenibili. Si tratta di un materiale semplice, facilmente reperibile e riciclabile al 100%, ma anche molto resistente, tanto da poterci realizzare tavolini, sedie, librerie e magari anche una scrivania (vedi gli arredi della linea Formaperta di Sabox).

È stata poi presentata anche Material Connexion, fondata nel 1997 da George M. Beylerian, la più grande smart material library del mondo, ovvero una specie di biblioteca/magazzino in cui si possono trovare e “consultare” tutti i materiali ecosostenibili del mondo. Ad oggi conta più di 7000 tra materiali e tecnologie. La sede centrale è a New York, ma ha pure moltissime diramazioni in tutto il pianeta tra cui Cina e Corea del Sud. La Material Connexion, inoltre, è consultabile anche online, permettendo davvero a chiunque di accedere al proprio archivio.