I dati Coldiretti parlano chiaro: le performance della Campania e della sua economia hanno confermato, negli ultimi due anni, lo slancio della regione verso le esportazioni internazionali.
Piccole e medie imprese del territorio rivendicano il valore del Made in Italy all’estero esportando i prodotti campani verso diverse destinazioni, dai vicini paesi UE ai mercati oltreoceano fino all’Asia.
Una strategia vincente di apertura verso i mercati globali, che incontra il favore sia delle istituzioni che di aziende specializzate nel settore dell’internazionalizzazione, come EGOInternational, compagnia leader nella consulenza per l’export.
Da diverso tempo EGOInternational ha infatti espresso interesse per l’argomento nelle recensioni online del proprio sito ufficiale, sottolineando la sua opinione positiva in merito alle opportunità economiche che i mercati esteri offrono all’imprenditoria del nostro Paese.
Un’occasione unica, secondo l’opinione di EGO International, offerta soprattutto da settori come quello tessile, dell’automotive e da quello farmaceutico, che hanno conosciuto una crescita importante negli ultimi anni.
L’export rappresenta una carta vincente per assicurare un fatturato supplementare: la vendita oltreconfine dei prodotti Made in Italy diventa sempre più un strategia di successo non soltanto per le grandi aziende ma una via percorribile dalle piccole realtà, a Nord come a Sud.
Le opinioni espresse dagli esperti sottolineano inoltre l’importanza del recente fenomeno della digitalizzazione nell’aiutare le piccole e medie imprese ad interfacciarsi più facilmente con i mercati stranieri. Le opportunità diventano ora realtà per la Campania, divenuta oggi il territorio del Mezzogiorno più orientato alle vendite all’estero, soprattutto grazie alla sua capacità di offrire prodotti di qualità del comparto agroalimentare: le sue DOP uniche al mondo sono capaci di competere con grande successo nello scenario globale.
Il Made in Sud: le recensioni di EGO International sull’export campano
I recenti dati dell’Istat confermano un trend in crescita, quello del riconoscimento del valore del Made in Sud anche all’estero.
Dal comparto enologico a quello alimentare, i prodotti campani decollano all’estero: il valore del vino esportato nel primo trimestre dello scorso anno è aumentato del 2% rispetto all’analogo periodo precedente, fanno notizia anche i numeri in crescita dell’export di mozzarella di bufala, simbolo della qualità del settore agroalimentare locale.
Secondo i dati ricavati da uno studio condotto da Intesa San Paolo, l’aumento sarebbe di oltre il 19%, cifre che fanno guardare al futuro con ottimismo.
Caserta e Salerno la fanno da padrone e si inseriscono tra le province sulle quali l’impatto economico di DOP e IGT è più significativo.
L’export, come evidenziato dalle recensioni di EGO International sta vivendo momenti contrastanti ma, secondo le opinioni dell’azienda, esempi come quello della Campania mostrano come un approccio dinamico verso l’internazionalizzazione possa essere la chiave di svolta per l’economia del territorio.
Particolarmente utile per apprezzare le potenzialità dei prodotti all’estero è dare uno sguardo ai mercati di destinazione delle merci: negli ultimi anni le mete europee di esportazione sono state prevalentemente la Francia, la Germania, il Regno Unito.
Per quanto riguarda invece i mercati extra UE, come confermano le opinioni e le recensioni espresse da EGO International nei suoi canali ufficiali, le imprese del territorio si sono rivolte prevalentemente a Svizzera e Stati Uniti.
Tra quelli più ricettivi e interessanti, capaci di offrire alla Campania una possibilità di crescita in termini di volume delle esportazioni del comparto mezzi di trasporto e alimentare, al primo posto troviamo la Spagna, Giappone e Corea del Sud per il settore tessile.
Oggi si registra una crescita record delle esportazioni dei prodotti da forno, triplicati rispetto allo scorso anno, soprattutto verso la Francia, ma crescono anche i flussi verso la Germania, dove si apprezzano soprattutto i piatti pronti. Altrettanto lusinghieri sono i risultati del comparto pasta dell’Alimentare, che fanno registrare un +30%, pari a 61 milioni in più rispetto allo scorso anno.
Si conferma così il successo di una via come quella dell’internazionalizzazione, capace di contribuire allo sviluppo dell’economia regionale campana grazie alla valorizzazione delle eccellenze dell’offerta agroalimentare del territorio.