III posto al Premio Best Practices per l’Innovazione per la startup Difly e il suo convertiplano. Il CTO & Co-Founder Marco Pesci anticipa: «Pronti per il decollo nel 2019»
Avete ricevuto manifestazioni di interesse da parte di investitori italiani e/o stranieri?
Le manifestazioni di interesse sono state molteplici, da parte sia di enti pubblici del territorio, sia di grandi compagnie del settore energetico e della sicurezza. Con alcune di queste siamo in contatto per stabilire una partnership industriale che permetta di coprire i costi di ingegnerizzazione e immissione sul mercato ad inizio 2019. Per adesso ci stiamo concentrando sul mercato italiano ed europeo, ma abbiamo avuto manifestazioni di interesse anche da una compagnia statunitense.
Questo ci ha riempito di orgoglio, in quanto riteniamo l’America un mercato fortemente strategico a causa della crescente esigenza di sicurezza e della quantità di oleodotti presenti.
Nel vostro caso l’innovazione è nata dal tentare nuove strade o dall’aver migliorato l’esistente?
Nel nostro caso l’innovazione è nata come risposta ad una forte esigenza del mercato che propone innumerevoli applicazioni senza però trovare risposte soddisfacenti. Abbiamo, quindi, studiato pregi e difetti di tutti i migliori prodotti commerciali e creato un prodotto assolutamente unico nel suo genere, dal contenuto tecnologico altissimo, anche grazie alle numerose collaborazioni tecniche che abbiamo stretto con centri di ricerca e ditte del nostro territorio. Infatti è raro vedere un drone convertiplano, impossibile vederlo con le prestazioni di ELYSIA. Quando questo progetto è partito non esistevano ancora i droni convertiplano, ora molte grosse compagnie costruttrici stanno sviluppando e testano il loro prototipo di aereo a decollo verticale.
Questo ci mette in guardia in quanto i tempi di sviluppo per queste aziende sono ridotti rispetto ai nostri, ma al contempo ci dà la conferma che la nostra idea è vincente e ci sprona a migliorarla sempre più.
Cambiamento, creatività, rischio: quali di queste parole riconosce come sua attitudine?
Personalmente ritengo che una persona che vuole fare innovazione e impresa debba essere un concentrato di queste tre caratteristiche. Per creare qualcosa di nuovo, credo che una spiccata creatività debba essere la base su cui far crescere altre attitudini come l’ascolto e la capacità di analizzare razionalmente ciò che ci circonda. Più si penetra nel mercato diffondendo il prodotto, più si cambia il modo di pensare e agire delle persone e quando si sarà reso possibile qualcosa che prima non lo era, allora si potrà dire di aver fatto innovazione. Innovazione utile.
Il futuro per Difly è…
DIFLY è composta unicamente da sognatori atipici; atipici perché spesso un sogno rimane tale, mentre noi abbiamo un piano per realizzarlo.
Stiamo lavorando affinché DIFLY sia un esempio italiano di successo. In un periodo in cui si parla unicamente di “cervelli” che vanno all’estero, aziende “fiore all’occhiello” cedute a compagnie straniere, noi vorremmo essere il traino per la rinascita dell’innovazione Made in Italy e dei prodotti di eccellenza italiana.
LE CARATTERISTICHE DI ELYSIA
Negli ultimi anni i droni stanno velocemente rimpiazzando auto, elicotteri e, alcune volte, persone nello svolgimento dei più svariati compiti. Tutti gli end users professionali, però, concordano nel dire che i due più grandi limiti al loro utilizzo siano il tempo di volo e la quantità di carico trasportabile (payload). DIFLY, startup innovativa nata in territorio emiliano, ha progettato e brevettato la soluzione a questi problemi.
ELYSIA è un drone convertiplano elettrico ad altissima autonomia di volo con payload massimo di 3 Kg.
Convertiplano è un aereo tradizionale capace di decollare e atterrare verticalmente su ogni terreno in spazi ridottissimi. L’altissima autonomia di volo, circa 9 ore, è ottenuta grazie alle tecnologie brevettate da DIFLY. Tra queste una tecnica costruttiva innovativa che prevede l’integrazione di componenti in fibra di carbonio e parti stampate in 3D, l’utilizzo di una tecnologia fotovoltaica ad altissima efficienza installata nel telaio per ricaricare le batterie in volo e un’aerodinamica del velivolo rivoluzionaria in grado di abbattere drasticamente i consumi di energia.