Fatture e autofatture elettroniche, istruzioni per la corretta compilazione

Cosa bisogna sapere per l’invio e la ricezione da destinatario non italiano

 

Dal 1° luglio scorso è diventato obbligatorio emettere elettronicamente e inviare all’SDI le fatture attive relative alle operazioni effettuate nei confronti di soggetti non stabiliti in Italia utilizzando il tipo documento “TD01”, valorizzando il campo “codice destinatario” con “XXXXXXX”. Inoltre, è diventato obbligatorio emettere elettronicamente e inviare all’SDI le autofatture relative alle fatture passive ricevute dai fornitori esteri, utilizzando il tipo documento;

  • TD17”, per i servizi ricevuti da fornitori intra UE ed extra UE;
  • “TD18”, per gli acquisti di beni intracomunitari;
  • “TD19”, per gli acquisti di beni già presenti in Italia (non sono quindi importazioni o acquisti intracomunitari) da soggetto non residente e privo di stabile organizzazione nel territorio dello Stato, per i quali è indicato l’imponibile ma non la relativa imposta.

L’obbligo comunicativo resta al momento facoltativo per tutte le operazioni per le quali sia stata emessa una bolletta doganale, oppure emessa o ricevuta una fattura elettronica mediante il Sistema di Interscambio.

Le fatture andranno compilate e spedite entro il giorno 15 del mese successivo alla ricezione del documento estero.

Di seguito le informazioni necessarie per compilare il documento in ogni suo punto.

 

Fattura elettronica TD17 per i servizi ricevuti da fornitori intra UE ed extra UE

Campo cedente/prestatore: inserire i dati del prestatore estero con l’indicazione del paese di residenza dello stesso.

Campo cessionario/committente: inserire i dati del committente che effettua l’integrazione o emette l’autofattura.

Campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali”: inserire la data di ricezione della fattura per servizi intra-UE o la data di effettuazione dell’operazione, nel caso di emissione dell’autofattura relativa all’acquisto di servizi extra-UE.

Campo 2.1.1.4 Numero: è consigliabile adoperare una numerazione progressiva diversa da quella usata per le fatture attive ordinarie.

Campo 2.1.6: inserire gli estremi della fattura di riferimento ricevuta dal fornitore estero.

Indicare come imponibile il totale della fattura inviata dal fornitore estero.

L’imposta andrà calcolata autonomamente. Quando necessario, si dovrà indicare la natura dell’operazione nel caso si tratti di un’operazione non imponibile o esente (ad esempio, codice N3.4 nel caso di non imponibilità e codice N4 nel caso di esenzione).

 

Fattura elettronica TD18 per gli acquisti di beni intracomunitari

Campo cedente/prestatore: inserire i dati del prestatore estero con l’indicazione del paese di residenza dello stesso.

Campo cessionario/committente: inserire i dati del committente che effettua l’integrazione.

Campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali”: inserire la data di ricezione della fattura.

Campo 2.1.1.4 Numero: è consigliabile adoperare una numerazione progressiva diversa da quella usata per le fatture attive ordinarie.

Campo 2.1.6: inserire gli estremi della fattura di riferimento ricevuta dal fornitore estero.

Indicare come imponibile il totale della fattura inviata dal fornitore estero.

L’imposta andrà calcolata autonomamente. Quando necessario, si dovrà indicare la Natura dell’operazione nel caso si tratti di un’operazione non imponibile o esente (ad esempio, codice N3.4 nel caso di non imponibilità e codice N4 nel caso di esenzione).

 

Fattura elettronica TD19 per gli acquisti di beni già presenti in Italia da soggetto non residente e privo di stabile organizzazione

Campo cedente/prestatore: inserire i dati del prestatore estero con l’indicazione del paese di residenza dello stesso.

Campo cessionario/committente: inserire i dati del committente che effettua l’integrazione o emette l’autofattura.

Campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali”: inserire la data di ricezione della fattura da parte di fornitore intra-UE o la data di effettuazione dell’operazione, nel caso di emissione dell’autofattura relativa all’acquisto da fornitore extra-UE.

Campo 2.1.1.4 Numero: è consigliabile adoperare una numerazione progressiva diversa da quella usata per le fatture attive ordinarie.

Campo 2.1.6: inserire gli estremi della fattura di riferimento ricevuta dal fornitore estero.

Indicare come imponibile il totale della fattura inviata dal fornitore estero. L’imposta andrà calcolata autonomamente. Nel caso non si tratti di un’operazione imponibile, bisognerà specificare la natura dell’operazione; ad esempio per i non imponibili con uso del Plafond occorre indicare N3.5, nel caso di acquisti da soggetti non residenti di beni già presenti in Italia con introduzione in un deposito IVA (articolo 50-bis, comma 4, lettera c) oppure per acquisti da soggetti non residenti di beni (o di servizi su beni) che si trovano all’interno di un deposito IVA occorre indicare la Natura N3.6.

Fattura elettronica TD16 per gli acquisti con reverse charge interno (al momento ancora facoltativa)

Campo cedente/prestatore: inserire i dati del fornitore italiano.

Campo cessionario/committente: inserire i dati del committente che effettua l’integrazione.

Campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali”: inserire la data di ricezione della fattura.

Campo 2.1.1.4 Numero: è consigliabile adoperare una numerazione progressiva diversa da quella usata per le fatture attive ordinarie.

Campo 2.1.6: inserire gli estremi della fattura di riferimento ricevuta dal fornitore italiano e dell’IdSdi attribuito alla stessa dal Sistema di interscambio.

Indicare come imponibile il totale della fattura inviata dal fornitore. L’imposta andrà calcolata autonomamente.