Gambardella: «Teniamo alta la tensione sul tema della fornitura elettrica alle aziende salernitane»

All’indomani di alcuni disservizi nella distribuzione di energia elettrica che per alcuni giorni avevano bloccato le normali attività di produzione di molte aziende della provincia di Salerno, lo scorso settembre l’Enel aveva promesso un piano di interventi che si concluderà a marzo 2015 per migliorare la qualità del servizio alle aziende del territorio. Ad oggi, gli interventi già realizzati e lo stato di avanzamento del piano annunciato lo scorso settembre sono pari a quattro nuovi centri satellite (Camerelle, Roccapiemonte, Battipaglia e PIP Sarno), sette cabine primarie potenziate, nuovi raccordi tra linee di media tensione e interventi mirati sulla rete per rendere sempre più efficiente e affidabile il servizio elettrico nel salernitano. Abbiamo chiesto al Vice Presidente di Confindustria Salerno, delegato all’Energia, Gerardo Gambardella, un commento sul tema proprio a partire dalle promesse mantenute dall’Enel

 

 

Presidente, Enel ha mantenuto le promesse di investimento fatte lo scorso settembre. Soddisfatto?
É giusto ricordare che Confindustria Salerno negli ultimi anni ha tenuto, con Enel Distribuzione e gli imprenditori, vari incontri aventi ad oggetto le possibili soluzioni a un problema gravoso per le aziende: i disservizi sulla rete di distribuzione dell’energia elettrica. Disservizi che hanno creato non pochi disagi, in termini economici e di immagine alle aziende, nonostante Enel Distribuzione rappresentasse, nel corso delle discussioni, dati alla mano, i segnali di miglioramento in fieri su tutta la rete.
Ma torniamo indietro e proviamo a ricostruire cosa è accaduto lo scorso anno. Da luglio fino alla prima metà di settembre 2013 l’Agro-Nocerino Sarnese è stato vittima di ripetute interruzioni di energia elettrica, disservizio che ha messo in forte crisi la produzione delle aziende ubicate nella Valle dell’Irno e nell’Agro che – proprio nel momento per loro di massima attività – non hanno potuto avviare le produzioni subendo disagi notevolissimi. In risposta a questa preoccupante situazione, Confindustria con tempestività ha convocato nella propria sede le parti interessate per denunciare l’entità del problema, verificarne la causa e per valutare quali interventi fosse necessario avviare nell’immediato affinché l’evento disastroso non si ripetesse. Su questo punto possiamo affermare che gli impegni assunti nel settembre scorso dall’amministratore delegato di Enel Distribuzione, con tutto lo staff tecnico di ogni ordine e grado, il cronoprogramma stilato e realizzato anche con l’apporto di Confindustria – pronta a rispondere alle richieste da parte di Enel – sono stati soddisfacenti a partire dal primo step avutosi con la presentazione del Centro Satellite realizzato in località Camerelle, inaugurato in data 20 giugno 2014. 

gerardo gambardella webNello specifico, quanto è importante per l’attività di un’azienda l’affidabilità della fornitura elettrica?
La fornitura elettrica è il bene primario di un’azienda. Fondamentale è che essa venga erogata senza disservizi e che sia di qualità per l’efficienza delle tecnologie sulle quali le aziende hanno investito al proprio interno per ottimizzare la produzione.

Ma cosa accade in azienda quando si verifica un guasto? Che tipo di danni si possono registrare?
Innanzitutto c’è l’immediato blocco della fase produttiva: l’utente, non venendo a capo dell’origine del guasto, ferma la propria attività. Peggio ancora è quando l’alimentazione diventa a intermittenza poiché questa comporta danni notevoli alle diverse strumentazioni a disposizioni delle aziende. Nonostante i macchinari abbiano strumenti di protezione anche per gli abbassamenti di tensione improvvisi, molte volte neanche questi sono sufficienti e il danno “improvviso” resta.

In tema di energia, specie elettrica, le politiche nazionali sono spesso ritenute inefficaci e costose. Quali interventi, aggiustamenti o misure correttive sarebbero secondo lei urgenti?
Oggi si punta sempre più l’attenzione sull’energia efficiente ed ecosostenibile, in contrasto però con un sistema burocratico che spesso rallenta o addirittura ferma interventi in questa direzione. Più in dettaglio, ritengo auspicabile che la Regione Campania nella sua programmazione 2014/2020 adotti una misura dedicata agli interventi da farsi sulla rete e sulle cabine delle piccole-medie imprese affinché esse possano mettersi in regola, in ossequio alle ultime normative vigenti, adeguare gli impianti all’interno di ogni azienda contribuendo, così, ad una migliore qualità del servizio offerto e – in caso di imprevisto guasto – mettendole in condizione di intervenire ciascuna sul proprio impianto senza danneggiare l’intera rete.