Questo pomeriggio, nella sede di Confindustria Salerno, ha avuto luogo la presentazione del progetto editoriale, promosso dal Comitato Femminile Plurale di Confindustria Salerno presieduto da Alessandra Puglisi, “Geni Diversi – storie e impronte di impresa, Riflessioni incrociate tra gender opportunity e innovazione”, a cura di Francesca e Giuliana Saccà.
Il volume racconta le storie e le buone pratiche in materia di parità di genere di diciassette aziende del territorio salernitano: Agrioil spa di Roccadaspide; Bioplast srl di Fisciano; Diellemme srl di Salerno; Fmts group di Pontecagnano Faiano; Antonio Sada & figli s.p.a. di Pontecagnano Faiano; Incoerenze srl di Pellezzano; Maf srl di Pontecagnano Faiano; Michele Autuori srl di Salerno; O.m.p.m. officina meridionale di precisione meccanica srl di Angri; Pauciulo Strategie s.a.s. di Nocera Inferiore; Al.to srls di Battipaglia; Re ad s.r.l. di Salerno; Rinald group srl di Giffoni Valle Piana; Tekla s.r.l. di Sarno; Playgarden s.r.l. – Tenuta dei Normanni di Salerno; Wade world network italia s.r.l. di Salerno; R.p.n. s.r.l. di Nocera Inferiore.
«Abbiamo inteso raccogliere le esperienze delle imprenditrici salernitane – ha dichiarato Alessandra Puglisi Presidente del Comitato Femminile Plurale di Confindustria Salerno – per testimoniare come la parità di genere sia un elemento fondante del fare impresa nella nostra provincia. Queste storie costituiscono un elemento di partenza per diffondere ancora di più questa cultura all’interno delle aziende e per dimostrare che gender equality è spesso sinonimo di modelli organizzativi innovativi, di miglioramento delle performance e, in ultima analisi, di una maggiore competitività dell’azienda».
L’iniziativa rientra nelle attività promosse da Confindustria Salerno nell’ambito del progetto europeo Horizon 2020 “R&I Peers” teso ad indagare il ruolo della diversità di genere come motore di innovazione e di cambiamento nelle imprese. Partendo da un’indagine per misurare il grado di maturità in termini di gender opportunity nelle imprese associate, si è cercato di valutare il contributo delle donne in termini di miglioramento delle performance aziendali.
Dai dati del campione delle 42 aziende che hanno partecipato alla Survey che misura la diffusione delle politiche a supporto delle pari opportunità nelle aziende, emerge che:
- oltre il 90% delle aziende hanno adottato con ampia diffusione le politiche di bilanciamento vita-privata/lavoro riservati a donne a salvaguardia della maternità e dell’allattamento garantendo una particolare flessibilità alle donne per permessi legati alla cura familiare, integrandole con politiche di “retention” per ridurre il rischio di dimissioni e di perdita di know-how e professionalità nell’azienda
- più dell’ 80% di aziende promuovono innovazioni di prodotto o processo e brevetti che sono generati da donne
- nell’80% delle aziende esaminate c’è un’alta presenza di donne nei ruoli più pagati in azienda. Dunque le donne ricoprono ruoli apicali di leadership e partecipano alle decisioni aziendali significative.
L’obiettivo sotteso dell’intero progetto è stato quanto mai concreto: valorizzare i talenti femminili presenti nel nostro tessuto industriale, ma non solo.
L’intento più ampio è di dimostrare quali e quanto consistenti siano i ritorni sociali, economici e socio organizzativi della gender diversity nelle imprese, attraverso il racconto di alcune «best practice» raccolte nel volume, con l’auspicio che possa contribuire all’evoluzione del dibattito su queste tematiche per una società più equilibrata e sana nel rapporto vita-lavoro tra uomini e donne.