L’applicazione della soluzione di Enerbrain comporta da subito un netto miglioramento della qualità dell’aria, associato a una riduzione dei consumi di oltre il 30%
Quando ha capito che era una buona idea la sua?
Nel parlare di smart building molto spesso si fa riferimento a tecnologie di monitoraggio senza però chiudere il cerchio con il controllo e l’automazione. Abbiamo intuito che, oltre alla sensoristica, era importante fornire un sistema automatico di risparmio e ci siamo concentrati sugli impianti di climatizzazione dei grandi edifici. Il target di Enerbrain sono, infatti, tutti quegli edifici non residenziali che hanno costi energetici alti e spesso sono poco confortevoli perché troppo caldi o freddi.
Abbiamo capito che l’idea era valida nel momento in cui abbiamo costruito il primo prototipo. I primi edifici di Iren e Lingotto a Torino hanno evidenziato da subito un netto miglioramento della qualità dell’aria, associato a una riduzione dei consumi di oltre il 30%. I nostri dispositivi sono installati in poche ore nei locali tecnici dove si trovano gli impianti di riscaldamento invernale e climatizzazione estiva. Abbiamo al momento installazioni in Francia, Svizzera e presto in Germania. Contiamo, infine, di sbarcare negli Stati Uniti entro la fine dell’anno.
Quanto è durata la fase di progettazione e preparazione del piano di marketing?
La fase di progettazione è durata un anno e mezzo e la preparazione del piano di marketing è ancora in corso. L’idea vi è sembrata da subito spendibile sul mercato? Sicuramente sì, trattandosi di un progetto con ricadute importanti su più fronti, dal risparmio economico, al miglioramento del comfort interno, alla salvaguardia dell’ambiente, all’innovazione. Gli edifici consumano il 40% dell’energia mondiale, e sono responsabili dell’inquinamento dell’aria. Agendo sul loro utilizzo di energia, rendendoli efficienti e performanti, possiamo trasformarli in luoghi sostenibili, con un beneficio per tutti. Tramite Enerbrain è inoltre possibile ottenere sgravi fiscali come il Conto Termico 2.0 e i certificati bianchi.
Perché un progetto vada in porto quanto conta l’idea e quanto gli investimenti?
L’idea è senza ombra di dubbio la scintilla che fa nascere tutto, ma è fondamentale saperla comunicare attraverso un piano marketing solido per raggiungere il mercato. Costruire un prototipo con una spesa contenuta, trasformarlo in prodotto per poi venderlo non sarebbe possibile senza investimenti.
SECONDO POSTO – SEZIONE STARTUP – PREMIO BEST PRACTICES PER L’INNOVAZIONE 2016
ENERBRAIN
Sviluppiamo energia positiva
Enerbrain è nata a Torino nel 2015 da un team di giovani imprenditori, ricercatori ed esperti in tecnologia, con l’obiettivo di cambiare radicalmente il modo in cui gli edifici usano energia, rendendoli efficienti e confortevoli.
Sviluppando “Energy Cloud” agiamo su tre punti:
1. I costi energetici – Enerbrain garantisce un risparmio energetico che parte dal 30%, aumentando la liquidità delle aziende, e riducendo l’inquinamento prodotto per riscaldamento e raffreddamento;
2. La qualità dell’aria interna – Enerbrain migliora la qualità dell’aria degli edifici, spesso peggiore di quella esterna, aumentando la produttività e riducendo la diffusione di malattie in spazi affollati;
3. La sensibilizzazione – Enerbrain coinvolge gli occupanti con sistemi di gamification, stimolanti divertenti e concreti, e questo può ridurre i consumi di un ulteriore 14% nella loro quotidianità.
La soluzione completa di efficienza è offerta ai clienti condividendo il risparmio ottenuto con un contratto “a performance”. In questo modo essi non hanno alcun costo iniziale. È possibile applicare Energy Cloud a tutte quelle strutture e aziende medio-grandi che hanno costi energetici alti.
Enerbrain collabora come partner con Planet Idea ed è parte del team di sviluppo su temi tecnologici, energetici e di sostenibilità per progetti innovativi di smart city.
Enerbrain è anche parte dell’Incubatore delle Imprese Innovative del Politecnico di Torino.