Per tre giorni, il 22, 23 e 24 aprile, il Gruppo Nappi ha ospitato l’iniziativa ideata e promossa dai Consorzi Nazionali per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero dei materiali d’imballaggio che insegna ai più piccoli, mediante il gioco, come fare una corretta raccolta differenziata. Caterina Bianco, moglie del fondatore della società Antonio Nappi e attuale legale rappresentante della stessa: «Il nostro impegno è piantare il seme del rispetto dell’ambiente nelle giovani coscienze, passo fondamentale per veder crescere cittadini consapevoli e attivi, capaci di guidare il cambiamento verso un futuro più sostenibile»
Nell’Earth Day di quest’anno, la più grande manifestazione ambientale nata per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia, alla Nappi Sud – azienda leader nel settore della gestione dei rifiuti, con sede a Battipaglia – ha preso il via il Green Game, un’iniziativa ideata e promossa dai Consorzi Nazionali per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero dei materiali d’imballaggio (CIAL per l’alluminio, COREPLA per la plastica, RICREA per l’acciaio).
Per tre giorni, il 22, 23 e 24 aprile, 600 piccoli alunni provenienti dalle scuole primaria e secondaria di primo grado dei 21 comuni del Salernitano serviti dall’azienda, sono stati protagonisti di un progetto didattico dal format originale e coinvolgente: mediante il gioco, infatti, hanno imparato come fare una corretta raccolta differenziata, primo e indispensabile tassello per un altrettanto efficiente riciclo degli imballaggi.
Domanda dopo domanda, apprendendo divertendosi, i piccoli si sono sfidati in un quiz sui temi del riciclo e della sostenibilità ambientale diretti, con energica competenza, da Alvin Crescini della Peaktime marketing & comunicazione.
Finita la challenge, gli studenti hanno visitato il cuore della fabbrica, vedendo dal vivo come funzionano processi e macchine del Gruppo Nappi perché l’esperienza diretta potesse cementicare quanto imparato, diventando così compiuta, ordinata e buona abitudine di valore anche per il futuro.
Alla Nappi Sud non sono nuovi a questo tipo di iniziative educative, come sottolineato da Caterina Bianco, moglie del fondatore della società Antonio Nappi e attuale legale rappresentante della stessa.
«Dal 2005 investiamo nella formazione dei giovani per istruirli sui problemi ambientali e dotarli delle prime, necessarie conoscenze per affrontarli – da grandi – in modo efficace. Il nostro impegno è piantare il seme del rispetto dell’ambiente nelle coscienze dei più piccoli, passo fondamentale perché diventino cittadini consapevoli e attivi, capaci di guidare il cambiamento verso un futuro più sostenibile. E poi, nel tempo, abbiamo potuto constatare come proprio i bambini siano il giusto tramite per aumentare la sensibilità ambientale degli adulti, in primis dei genitori».