Alla mostra-convegno dedicata all’architettura, edilizia, design e arredo la storica azienda – che da cinque generazioni si dedica all’ebanisteria – ha presentato le sue nuove collezioni che sanno di futuro e, al Fuorisalone, è stata premiata per Il Bosco interiore, installazione concepita insieme con l’architetto Daniele Della Porta
Si è appena conclusa la IX edizione di ARKEDA – salone dell’architettura, edilizia, design e arredo – alla Mostra d’oltremare a Napoli. Tra i principali protagonisti Hebanon Fratelli Basile – 1830, presente sia con una personale esposizione, sia come testimonial all’interno del laboratorio su Spazi pubblici Vs Spazi Privati.
Complice la pandemia, le abitudini di fruizione degli spazi domestici sono profondamente cambiate ed è per questo che Hebanon Studio ha colto la sfida ripensando alla funzionalità dei propri oggetti perché il vero lusso produce oggetti silenti e funzionali al di là della grandezza degli spazi in cui sono posizionati.
La filosofia di slow design ha guidato la storica azienda nell’ideazione, progettazione e realizzazione di arredi che mirano a ridare valore alla casa e a chi la abita.
Uomo e spazio ritrovano armonia in una nuova casa che esalta la qualità del tempo: un progetto dal design esclusivo e dalla funzionalità impeccabile in cui la bellezza dei legni esotici e del marmo naturale e la tecnologia, trasformano la funzione gli oggetti in base alle esigenze degli abitanti della casa.
Dinamica è la cucina con Isola e snack in legno integrato per il quotidiano e tavolo funzionale e autonomo per 12 persone o scrivania: lo snack di Dinamica ha un sistema brevettato che permette di sollevare il tavolo e staccarlo dall’isola, anche tramite app, e di posizionarlo in qualunque punto dello spazio, così da avere un tavolo fisso a tutti gli effetti senza la scomodità delle ruote.
Il life style proposto da Hebanon è diretto a quanti amano l’arte moderna e contemporanea, a quanti hanno carattere e personalità. L’attenzione, negli arredi firmati Hebanon, torna al reale valore delle cose.
Le nuove collezioni studiate da Hebanon Studio e dallo studio internazionale italofrancese Stefano Trapani, interpretano la natura: la storia che ci portiamo dentro e la bellezza del mondo sono gli elementi che ispirano le creazioni e che lasciano il segno sul legno.
Ma Hebanon lascia il segno anche al Fuorisalone di Arkeda 2021. Il 22 dicembre 2021, presso Nabi interior design a via Chiatamone, si è tenuta la serata di premiazione per la migliore installazione organizzata dall’agenzia The Sign di Loredana De Luca, la cui direzione artistica è stata affidata ad Antonella Venezia.
Vincitori ad ex equo “Il Bosco Interiore”, design di Daniele Della Porta ed Hebanon Studio per Nabi Interior Design prodotto da Hebanon Fratelli Basile – 1830 e UnderWATER di Arch.tti Emilia Abate-Francesco Rotondale/ studio74ram per Arrichiello.
Il Bosco interiore è stato premiato per l’originalità della comunicazione e della realizzazione dell’esposizione, per aver centrato un tema importante: la partecipazione diretta del fruitore con l’installazione.
IL BOSCO INTERIORE
L’installazione è stata realizzata in cirmolo grezzo, odoroso legno con cui venivano fatti gli intagli sin dall’antichità, in contrasto con i raffinati interni intarsiati realizzati in Betulla Grigia e Frassino nero.
Si tratta di un’opera polisensoriale in quanto coinvolge non solo la vista ma anche il tatto e l’olfatto. L’opera gioca sui contrasti: la rude struttura esterna esalta la raffinatezza interiore creando un’ambiente di elegante bellezza intimistica.
L’idea è quella di rovesciare l’iconografia classica dell’arredo che privilegia l’esterno all’interno, per trasmettere un messaggio chiaro: la bellezza va scoperta nei dettagli e la raffinatezza è un processo dell’anima. Il bosco è la parte affascinante del nostro io, selvaggia, e spesso sconosciuta.
La sua ombra stilizzata e dinamica scandisce il percorso del visitatore intorno a sé e dentro sé, lo accompagna e lo avvolge.
Il rigore degli intarsi studiati per immergere in un bosco ideale il visitatore, le nuances neutre che tendono ad esaltare i colori dei vestiti e la luce trasversale che tenta di imitare la luce tenue della luna che accarezza i corpi di coloro che sostano nel bosco, sono tutti gli elementi che compongono il bosco interiore.
La spirale lignea, studiata per nascondere e allo stesso tempo accogliere allo stupore, diventa anche il luogo perfetto per una riflessione sul proprio vissuto: un viaggio raccontato dalle linee verticali che scandiscono il passaggio all’interno fino alla scoperta di sé in cui riflettersi, grazie allo specchio posto internamente sulla parte superiore della spirale. Ed è proprio quando si ha consapevolezza di sé che si dà il meglio con gli altri: e qui si manifesta il reale scopo dell’oggetto in cui la persona può fotografare il suo riflesso diventando così essa stessa elemento imprescindibile del Bosco.