Tomaso Manca, Co-Founder & Business Development Manager: «Crediamo in una robotica ispirata alle persone, che nasca per risolverne i problemi e cambiarne la vita in positivo»
A quale bisogno concreto risponde la vostra idea e a chi è rivolta?
L’industria sta vivendo una trasformazione radicale, da realtà fortemente strutturata ad ambiente più dinamico in cui uomini e macchine lavorano fianco a fianco. L’arrivo dei robot collaborativi, pensati per assistere gli operatori e non per sostituirli e per bloccarsi istantaneamente se una collisione con una persona viene rilevata, è uno degli elementi più interessanti di questa trasformazione. Hiro Robotics vuole portare la collaborazione uomo macchina ad un nuovo livello, arricchendo i robot collaborativi con la capacità di vedere e interagire con ciò che li circonda. I sistemi già esistenti sul mercato scattano una foto all’oggetto con cui il robot deve interagire, ne localizzano la posizione nello spazio e inviano alla macchina una singola posizione da raggiungere. Durante il movimento il robot resta cieco e incapace di reagire a ciò che accade intorno a lui. HIRO VS4, il nostro sistema di guida robot in visione, osserva l’oggetto per tutta la durata della mansione, portando nuovi livelli di precisione, robustezza e collaborazione.
Ad oggi qual è stata la risposta alla vostra innovazione? Si è fatto avanti qualche investitore?
La risposta ad oggi è stata straordinariamente immediata e concreta. Diversi produttori di robot ci hanno contattato da tutta Europa e non solo, proponendoci di partecipare alla realizzazione di demo per importanti saloni dell’automazione. Inoltre aziende integratrici di prodotti per l’automazione ci hanno contattato per realizzare insieme sistemi da proporre ai loro clienti abituali e aziende manifatturiere ci hanno sottoposto i loro problemi che i sistemi di guida robot in visione tradizionali non riescono a risolvere. A questo si aggiunge il premio a Smart cup Liguria come miglior startup industrial, il secondo posto al Premio Best Practices di Confindustria Salerno e il terzo al prestigioso Open innovation contest di NTT DATA.
Su cosa si soffermano più spesso i suoi occhi quando è in giro per il mondo?
Quando siamo in giro per il mondo più che gli occhi amiamo soffermare le orecchie sulle storie delle persone che incontriamo. Siamo tutti amanti dei viaggi avventurosi, con poca organizzazione e tanta improvvisazione. Incontrare persone provenienti da diverse culture e con diverse esperienze di vita è stato fondamentale per diventare le persone e gli imprenditori che siamo. Fondamentali anche i 3 anni spesi da ognuno di noi all’estero.
Qual è stata la scoperta tecnologica che ha rivoluzionato la sua esistenza?
Mi piace pensare che a rivoluzionare le mie giornate più che la mia esistenza non siano le tecnologie, ma le cose più semplici. Oggi un sole caldo e 30 gradi su una spiaggia in riviera rivoluzionerebbero la mia esistenza più di qualsiasi, IoT, Pc o Macchina.
Quella, invece, che cambierà il mondo nei prossimi anni?
La robotica davvero può cambiare il mondo in meglio. HIRO significa Human Inspired Robotics. Crediamo in una robotica ispirata alle persone, che nasca per risolvere i loro problemi e per cambiarne la vita in meglio, e non solo che prenda spunto da come le persone “funzionano” per essere sempre più efficace.
Ci crede nell’intelligenza (artificiale) al potere?
L’intelligenza artificiale è ancora molto lontana dal sostituire le persone nelle professioni. Non credo in un’intelligenza artificiale che possa scrivere una nuova Divina commedia, quello no. Per quanto riguarda il potere, visto la piega che il mondo sta prendendo, non so più cosa aspettarmi.