Un film raffinato e di bruciante attualità, profondamente consapevole della sua funzione sociale. Diretto da Steven Spielberg, “Il Ponte delle Spie” è un avvincente thriller ispirato a fatti realmente accaduti
Il film racconta l’incredibile storia di James Donovan (Tom Hanks), un avvocato assicurativo di Brooklyn, che si ritrova catapultato nelle complesse dinamiche della Guerra Fredda.
Negli anni ’50, al culmine della tensione fra USA e URSS, l’FBI arresta Rudolf Abel (Mark Rylance), un agente sovietico che vive a New York, accusato di aver inviato messaggi in codice alla Russia.
Abel, rinchiuso in una prigione federale in attesa di processo, rifiuta di collaborare e il governo americano nella necessità di trovare un avvocato indipendente che assuma la sua difesa, si rivolge a James Donovan, persona che gode di grande considerazione all’interno della comunità legale per la sua spiccata abilità di negoziatore.
Donovan sa che questo caso potrebbe renderlo impopolare ed esporre la propria famiglia al pubblico sdegno e persino al pericolo, tuttavia, da convinto sostenitore della giustizia e della tutela dei fondamentali diritti umani, alla fine accetta di rappresentare Abel, perché riceva un processo equo.
Mentre prepara la sua strategia di difesa per evitargli la pena di morte, fra i due uomini nasce un legame basato sulla comprensione recproca.
Nel frattempo, un aereo spia americano viene abbattuto mentre sorvola lo spazio aereo sovietico e il pilota, viene arrestato e condannato a 10 anni di prigionia.
La CIA, temendo che il pilota possa rivelare informazioni riservate, contatta Donovan per affidargli una missione: negoziare lo scambio fra Abel e il pilota americano.