È stato uno straordinario successo di pubblico la presentazione al Cersaie 2016, il Salone internazionale di Bologna della ceramica per l’edilizia e l’arredobagno, del sigillo ufficiale del maestro Gio Ponti alla nuova collezione della Ceramica Francesco De Maio “Blu Ponti”
Ospite d’eccezione dell’evento di presentazione realizzato in uno stand completamente dedicato a Gio Ponti è stato Salvatore Licitra, nipote del grande artista, intervenuto per l’occasione con Aldo Colonetti, filosofo, storico e teorico dell’arte, del design e dell’architettura, studioso di Gio Ponti, Gianni De Maio, amministratore unico della Antiche Fornaci D’Agostino e Patrizia Famiglietti, direttore creativon della Ceramica Francesco De Maio.
L’azienda campana Ceramica Francesco De Maio sarà esclusivista per 5 continenti (Europa, America, Africa, Oceania e Antartide) dei decori di Gio Ponti, realizzando piastrelle con i medesimi smalti, supporti e colori da lui creati, nel segno della continuità della tradizione ceramica tra passato, presente e futuro.
La Ceramica Francesco De Maio ha ottenuto, infatti, la licenza originale per la riproduzione dei trenta decori bianco e blu che Gio Ponti realizzò tra il 1960 e il 1962 per l’Hotel Parco dei Principi di Sorrento, il primo hotel design al mondo.
L’autorizzazione alla riproposizione dei decori del designer, uno dei più importanti nel panorama internazionale, è stata concessa alla Ceramica Francesco De Maio perché ne ha assicurato la riproduzione fedele e per essere tenutaria del know-how della ex Ceramica D’Agostino di Salerno.
Il grandissimo architetto e designer Gio Ponti, fautore dell’industrial design e grande estimatore dell’artigianato, tra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’70, amava venire a Salerno alla ex Ceramica D’Agostino.
Qui studiò il rinnovamento del linguaggio della ceramica e, enfatizzando il contesto territoriale attraverso colori e tratti geometrici e naturalistici, ideò le celebri maioliche “Blu Ponti”, che oggi la Ceramica Francesco De Maio ripropone per unire artigianalità, territorialità e design in un fare tutto italiano.