È operativa la piattaforma web che la Regione Campania ha predisposto per la presentazione delle istanze. Destinatari, risorse e spese ammissibili per il programma che vuole dare una spinta al tessuto imprenditoriale campano
Pubblicato sul BURC n. 23 del 19/03/2018, il Decreto Dirigenziale n. 53 della Giunta Regionale della Campania dà il via ad una stagione di incentivi finalizzata all’internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale campano.
I programmi di spesa potranno contare su una dotazione finanziaria di 15 M euro, a valere sull’Asse III – Obiettivo Specifico 3.4 – Azione 3.4.2 del POR Campania FESR 2014-2020.
Destinatarie delle risorse sono le Micro, Piccole e Media Imprese, (inclusi i liberi professionisti), in forma singola o associata in Reti di imprese con personalità giuridica (Reti-soggetto), Reti di imprese senza personalità giuridica (Reti-contratto), Consorzi e Società Consortili.
Nonostante una generale apertura a tutte le tipologie di settori, avranno priorità nell’assegnazione dei fondo, le MPMI che operano nei seguenti settori:
Aerospazio (Settore aeronautico; settore spazio; settore difesa e sicurezza);
Beni culturali, Turismo, Edilizia sostenibile (Sistema dell’industria della cultura; Turismo; Costruzioni ed edilizia);
Biotecnologie, Salute dell’uomo, Agroalimentare (Settore farmaceutico; Settore dei dispositivi medici/biomedicale; Settore del pure biotech; Settore agroindustriale);
Energia e Ambiente (Settore produzione energia elettrica; Settore conversione e accumulo energia; Settore dispositivi per la misurazione e l’erogazione di energia elettrica; Settore sicurezza del territorio e gestione delle risorse ambientali; Settore bioplastiche e biochemicals);
Materiali avanzati e Nanotecnologie;
Trasporti di superficie, Logistica (Settore automotive; Settore delle costruzioni dei veicoli e dei sistemi di trasporto su rotaia; Logistica portuale e aeroportuale);
Tessile, Abbigliamento, Calzature.
Per poter presentare domanda, comunque, le MPMI devono possedere i seguenti requisiti di ammissibilità:
a) avere sede operativa destinataria dell’intervento in Campania;
b) essere regolarmente iscritti nel Registro delle Imprese della C.C.I.A.A. competente per territorio ovvero, in caso di liberi professionisti, essere titolari di partita I.V.A.;
c) esercitare, in relazione alla sede o unità locale per la quale si presenta la domanda, un’attività economica identificata come prevalente (codice ATECO 2007) rientrante in uno dei settori ammessi dal Regolamento de minimis;
d) essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori ovvero essere in regola con la certificazione che attesti la sussistenza e l’importo di crediti certi, liquidi ed esigibili – vantati nei confronti di pubbliche amministrazioni e verificabili attraverso il DURC – di importo almeno pari agli oneri contributivi accertati e non ancora versati da parte del medesimo soggetto;
e) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, essere attivi e non essere sottoposti né essere stati sottoposti, nei cinque anni antecedenti alla presentazione della domanda, a procedure di liquidazione volontaria, liquidazione coatta, fallimento, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) ed ogni altra procedura concorsuale, nè avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una delle suddette situazioni;
f) possedere capacità di contrarre ovvero non essere stati oggetto di sanzione interdittiva o altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione;
g) non avere Amministratori e/o Legali Rappresentanti che siano stati condannati con sentenza passata in giudicato ovvero nei cui confronti sia stato emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 c.p.p., per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale; è comunque causa di esclusione la condanna, con sentenza passata in giudicato, per reati di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio;
h) non avere Amministratori e/o Legali Rappresentanti che si siano resi colpevoli di false dichiarazioni nei rapporti con la Pubblica Amministrazione;
i) osservare gli obblighi dei contratti collettivi di lavoro e rispettare le norme in materia di:
prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali;
salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
inserimento dei disabili;
pari opportunità;
contrasto del lavoro irregolare;
tutela dell’ambiente;
j) non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato su un conto corrente bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
k) non essere stati destinatari, nei cinque anni antecedenti alla presentazione della domanda, di provvedimenti di revoca di agevolazioni pubbliche, ad eccezione di quelli derivanti da rinuncia; non dover restituire agevolazioni per le quali l’Organismo competente abbia disposto la restituzione;
l) non rientrare nella categoria delle imprese in difficoltà, come definite dagli “Orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà” (2014/C 249/01);
m) non essere beneficiari di altre agevolazioni pubbliche relative alle stesse iniziative e non aver presentato altre domande di agevolazione a valere sulla medesima procedura;
n) attestare il rispetto della normativa de minimis, fornendo informazioni esaurienti in merito ad eventuali altri aiuti de minimis ricevuti nei due esercizi finanziari precedenti e nell’esercizio finanziario in corso;
o) possedere capacità amministrativa, economico-finanziaria ed operativa adeguata al Programma da realizzare;
I Programmi di Internazionalizzazione devono prevedere la realizzazione di interventi ricompresi nelle tipologie di seguito indicate:
Partecipazione a fiere e saloni internazionali;
Incoming di operatori esteri presso la sede campana dell’impresa;
Incontri bilaterali tra operatori italiani ed operatori esteri, workshop e seminari all’estero o in Italia;
Utilizzo temporaneo (massimo 12 mesi) di uffici e/o sale espositive all’estero;
Azioni di comunicazione;
Supporto specialistico.
L’agevolazione, concessa ai sensi del Regolamento de minimis, è differenziata a seconda del soggetto proponente e, in particolare:
Progetti presentati da MPMI in forma singola: Sovvenzione pari al 70% delle spese ammesse e comunque nella misura massima di Euro 150.000,00;
Progetti presentati da Aggregazioni Temporanee (Reti-contratto): Sovvenzione pari al 70% delle spese ammesse e comunque nella misura massima di Euro 150.000,00 per singola MPMI aderente e di Euro 500.000,00 per l’intero Programma di Internazionalizzazione.mLe spese ammissibili relative a ciascuna tipologia di intervento sono le seguenti:
a) Partecipazione a fiere e saloni internazionali. Rientrano in questa tipologia le spese relative a:
affitto di spazi espositivi, compresi eventuali costi di iscrizione, oneri e diritti fissi, in base al regolamento della manifestazione fieristica;
inserimento nel catalogo dell’evento fieristico;
allestimento e manutenzione degli spazi espositivi (compresi i servizi di pulizia, di facchinaggio e di allacciamento ai servizi di energia elettrica, internet, acqua ecc.);
servizi di hostess e interpretariato;
realizzazione di materiale promozionale e informativo da utilizzare presso la fiera o il salone internazionale e strettamente riconducibile alla fiera/salone internazionale stessa/o (ad es. cataloghi e/o brochure in lingua straniera, schede tecniche dei prodotti in lingua straniera ecc.);
servizi di trasporto (ivi compresi eventuali oneri assicurativi) di materiali promozionali e informativi;
servizi di trasporto (ivi compresi eventuali oneri assicurativi) di campionari specifici da utilizzare nell’ambito della manifestazione fieristica/salone internazionale, ivi compresi campionari specifici utilizzati ai fini delle dimostrazioni di fasi di lavorazione artigianale con finalità promozionale.
b) Incoming di operatori esteri presso la sede campana del beneficiario. Rientrano in questa categoria esclusivamente le spese relative a viaggio e alloggio degli operatori provenienti dal/i Paese/i target.
c) Incontri bilaterali tra operatori italiani ed operatori esteri, workshop e seminari all’estero o in Italia. Rientrano in questa tipologia le spese relative a:
Affitto di locali, in Italia o all’estero, destinati alla realizzazione dell’evento;
Noleggio di attrezzature e strumentazioni, per il tempo necessario alla realizzazione dell’evento;
Realizzazione di materiali informativi con finalità promozionale (spese relative alla realizzazione, redazione testi, grafica e stampa, di cataloghi, brochure e/o cartelle stampa nella lingua del Paese target ovvero in lingua inglese);
Quota di iscrizione all’evento, se non organizzato dal richiedente.
d) Utilizzo temporaneo (massimo 12 mesi) di uffici e/o sale espositive all’estero. Rientrano in questa tipologia le spese relative a:
Affitto di locali all’estero per uffici, spazi di co-working, sale espositive e/o ambienti di meeting point;
Noleggio di attrezzature e strumentazioni per l’allestimento di locali all’estero per uffici, spazi di co-working, sale espositive e/o ambienti di meeting point;
Trasporto (ivi compresi gli oneri assicurativi) di campionari specifici da utilizzare esclusivamente presso le sale espositive all’estero.
e) Azioni di comunicazione. Rientrano in questa tipologia le spese relative a:
Creazione di siti web, portali ed altri ambienti web-based nella lingua del/i Paese/i target o in inglese finalizzati esclusivamente ad attività promozionale (non sono ammesse le spese relative alla realizzazione di siti/piattaforme di e-commerce);
Realizzazione di attività di web marketing rivolte ai mercati target;
Azioni di comunicazione e advertising sui mercati internazionali.
f) Supporto specialistico. Rientrano in questa tipologia le spese relative a:
ricerca operatori/partner esteri finalizzata all’inserimento su nuovi mercati esteri o all’ampliamento della presenza su mercati esteri;
consulenza legale inerente alla contrattualistica internazionale, ivi compresi gli studi contrattuali finalizzati alle alleanze all’estero;
consulenza legale inerente alla registrazione dei diritti industriali (marchi e brevetti) all’estero;
consulenza fiscale su aspetti inerenti alla fiscalità societaria in contesti internazionali;
consulenza doganale su aspetti tecnici, legislativi e procedurali connessi al Programma di Internazionalizzazione; realizzazione di studi di fattibilità per lo sviluppo di reti commerciali all’estero;
consulenza per certificazioni estere di prodotto (con esclusione delle spese inerenti all’Ente Certificatore); elaborazione di Piani di Marketing per l’internazionalizzazione connessi al Programma di internazionalizzazione; ideazione e realizzazione di brand per la penetrazione nei mercati esteri.
Sul sito della Regione Campania, è possibile consultare le FAQ sul regime di aiuto.