Partita oggi la prima fase di una campagna di screening per monitorare il rischio di un eventuale contagio all’interno dell’azienda nonché, di conseguenza, nelle famiglie e nella comunità
È partita oggi, giovedi 18 giugno, una campagna di screening sierologico per tutti i 230 collaboratori del gruppo Jcoplastic. La soluzione diagnostica è tesa sia all’individuazione di lavoratori entrati in contatto con il COVID-19 – così da poter programmare in sicurezza le attività aziendali per i prossimi mesi – sia per monitorare il rischio di un eventuale contagio all’interno dell’azienda nonché, di conseguenza, nelle famiglie e nella comunità.
Di intese con il medico competente del Gruppo e con personale sanitario della Home Medicine, i lavoratori potranno sottoporsi a un test rapido, effettuato tramite prelievo capillare, presso un’area di triage allestita ad hoc all’esterno dello stabilimento battipagliese e, successivamente, solo se necessario o in casi sospetti, a ulteriori approfondimenti.
Pochi minuti e il “paziente” può sapere se ha sviluppato anticorpi specifici contro il virus Sars-CoV-2 o se è in atto un’infezione acuta.
Per quanti risulteranno negativi all’analisi sierologica, il protocollo sanitario prevede altri due prelievi: uno dopo tre settimane dalla prima verifica e, il secondo, dopo altri ventuno giorni.
Impegno, attenzione alle persone e senso di responsabilità ancora una volta contraddistinguono lo stile Jcoplastic che, come dichiarato da Antonio Foresti, crede nelle scelte condivise: «Sicurezza e serenità passano innanzitutto dalla forza di decisioni che diventano di gruppo. Supereremo anche questo momento e andrà tutto bene ma solo se ciascuno farà la propria parte».