La Banca Dati Inail delle installazioni di RM a scopo medico: strumento operativo irrinunciabile

Il sistema di gestione del database consente di sintetizzare in un’unica scheda riassuntiva tutte le principali informazioni relative al sito di risonanza magnetica. Tale documento è utile al fine di supportare l’ispettore incaricatonell’identificazione di azioni mirate atte a risolvere le situazioni di maggiore criticità riscontrate nell’analisi della “Comunicazione” pervenuta

 

Il “Settore per le Verifiche Autorizzative ed Ispettive nelle Radiazioni Ionizzanti ed in Risonanza Magnetica” del Dipartimento Igiene del Lavoro dell’INAIL – Area Ricerca, nel Gennaio 2010, dopo quattro anni di accurata informatizzazione del proprio archivio, nato nel 1985, ha istituito la banca dati nazionale delle installazioni di Risonanza Magnetica (RM) presenti sul territorio Nazionale. Tale sistema è basato sull’utilizzo di un database che è stato aggiornato, controllato e fortemente semplificato nel corso dell’ultimo trimestre del 2013 apparendo, oggi, nella sua veste definitiva e ponendosi a tutti gli effetti come strumento operativo irrinunciabile e di strategica importanza.

L’oggetto di interesse della banca dati è la “Comunicazione di avvenuta installazione”, documento che formalmente consente al Settore di venire a conoscenza delle nuove installazioni RM presenti sul territorio nazionale (anche nel caso di sostituzioni) e di onorare i  compiti di vigilanza nel rispetto delle attribuzioni di legge sancite ai sensi dell’art.7, comma 2 del DPR 542/94.La “Comunicazione”, una volta pervenuta in Istituto, viene inserita nel database di competenza, permettendo così un aggiornamento del censimento di cui alla banca dati nazionale delle installazioni. In particolare, le informazioni che vengono inserite sono di carattere amministrativo e tecnico, inerenti il sito RM, i dispositivi di sicurezza e gli impianti a supporto del tomografo.

 

Il sistema di gestione del database ci consente di sintetizzare in un’unica scheda riassuntiva tutte le principali informazioni relative al sito RM. Tale documento è utile al fine di supportare l’ispettore incaricato nell’impostazione dell’accertamento ispettivo, ovvero nell’identificazione di azioni mirate atte a risolvere le situazioni di maggiore criticità riscontrate nell’analisi della “Comunicazione” pervenuta. Al termine della fase ispettiva “sul campo” si procede, con l’ausilio del verbale redatto dall’ispettore preposto, all’aggiornamento della banca dati, attraverso l’inserimento dei dati tecnici inerenti l’installazione e delle indicazioni di ottimizzazione relative alle prescrizioni emesse in sede di accertamento ispettivo, comprensive dei termini concessi dall’ispettore per l’attuazione delle azioni di rimedio.

 

Nel caso in cui la Struttura non Settore ricerca, certificazione e verifica osservatorio della sicurezzaa cura della Direzione Centrale Programmazione, Organizzazione e Controllo 54/55 ottemperi a quanto prescritto nei termini concessi, il programma di gestione del database è in grado di segnalare l’avvenuta scadenza e di inserire la stessa nel campo “proroga”, dando, inoltre, la possibilità all’operatore di protrarre i termini di realizzazione degli interventi correttivi.Qualora dovessero scadere anche gli ulteriori giorni di proroga concessi, il sistema effettua lo stesso procedimento, ovvero lo segnala all’operatore, evidenziandolo in rosso, e trasla la Struttura nel campo sollecito.Un elemento informativo di novità della banca dati, inserito nell’aggiornamento di fine 2013, è la presenza di un nuovo campo, convenzionalmente
denominato Black List, nel quale il programma provvede ad inserire tutte le Strutture che, nonostante la proroga e il sollecito, non abbiano dato riscontro alla richiesta di azioni di rimedio. In questo caso l’Istituto provvede ad informare l’ASL, e a rimuovere la Struttura dalla Black List solo dopo l’inoltro, da parte dell’ASL stessa, di una comunicazione relativa alla verifica dell’effettiva realizzazione degli interventi richiesti.Alla data del 31 Maggio 2014 risultano essere 1190 le apparecchiature Total Body di tipo fisso installate e operanti nel territorio Nazionale.

 

Dividendo le apparecchiature in funzione del tipo di magnete – superconduttore, permanente o resistivo – si evince che il 72% dei tomografi installati in Italia utilizza la tecnologia a magnete superconduttore ≤ 2 tesla, mentre solo il 24% impieghi  magneti di tipo permanente o resistivo. Le apparecchiature RM con campo magnetico > 2 tesla rappresentano, invece, solo il 4%. Questo dato è il risultato congruente di quanto consentito dalla normativa vigente, secondo la quale tali apparecchiature possono essere installate solo all’interno di Istituti di ricerca e nell’ambito di progetti preventivamente autorizzati per lo studio di applicazioni RM innovative (art. 6 DPR 542/94).

 

Il database rappresenta, quindi, un supporto di fondamentale importanza per lo svolgimento dell’attività ispettiva del “Settore per le Verifiche Autorizzative ed Ispettive nelle Radiazioni Ionizzanti ed in Risonanza Magnetica”, in quanto consente la caratterizzazione delle installazioni in rapporto alla loro conformità agli standard di sicurezza vigenti, di cui all’art. 2 del DPR 542/94, e di programmare interventi di controllo “sul campo” ai sensi dell’art. 7.2 del DPR 542/94, mirati all’effettivo accertamento ed al definitivo superamento delle criticità riscontrate.

 

La banca dati è, ovviamente, strumento utile anche al fine di onorare le attività di studio e ricerca che rientrano nella declaratoria dei compiti istituzionali assegnati al Settore, e che sono finalizzate all’emanazione di atti di indirizzo (linee guida, indicazioni operative, ecc..) propedeutici sia all’elaborazione di strumenti prevenzionistici sempre più aggiornati, sia al consolidamento della cultura della sicurezza negli ambiti di proprio specifico interesse.Un elemento informativo di novità della banca dati è la presenzadi una Black List, in cui il programma inserisce tutte le Strutture che, nonostante la proroga e il sollecito, non abbiano dato riscontro alla richiesta di azioni di rimedio. In questo caso l’Istituto provvede ad informare l’ASL,e a rimuovere la Struttura dalla Black List solo dopo l’inoltro,da parte dell’ASL stessa, di una comunicazione relativa alla verificadell’effettiva realizzazione degli interventi richiesti.