LA DIGITAL WAY DI weBeetle

da dx: Paolo Parente, con Giovanni Esposito “Quasirosso” e Michele Aponte, protagonisti dell’Habeetat Café su “Lavoro post AI”

Agilità, performance e tecnologia per la società che affianca aziende medio/grandi ed enti pubblici nello sviluppo di software e nella digitalizzazione dei processi

 

Fondata nel 2009 ad Angri, in provincia di Salerno, weBeetle affianca aziende medio/grandi ed enti pubblici nello sviluppo di software e nella digitalizzazione dei processi. Oltre alla competenza e all’esperienza nell’ambito delle Web Application, l’azienda si è specializzata nella digitalizzazione dei processi aziendali in scenari complessi attraverso l’utilizzo di stack tecnologici sempre all’avanguardia (e in costante aggiornamento), affidandosi agli standard di riferimento e concentrandosi sia sull’usabilità finale, sia sull’interfaccia di ciascuna applicazione che sviluppa.

L’obiettivo che weBeetle persegue quotidianamente è quello di fornire ai propri clienti la concreta possibilità di dare forma alle proprie idee ed esigenze creando soluzioni digitali sartoriali. Il territorio su cui l’azienda si è sviluppata ne ha influenzato in maniera incisiva l’approccio e il modo di fare impresa, gettando le basi per la creazione di connessioni tra la provincia e l’Europa. weBeetle è così diventata partner di aziende come Expedia, Bridgestone e Fastweb, per le quali ha sviluppato e sviluppa strumenti digitali che consentono l’efficientamento e l’ottimizzazione dei processi produttivi. Apprendimento continuo e condivisione di conoscenza sono due tra i valori fondanti che hanno gettato le basi dell’Habeetat Innovation Hub, lanciato nel 2022. Habeetat è un contenitore di esperienze formative dedicate alle tematiche che ruotano attorno all’ecosistema weBeetle: sviluppo, trasformazione digitale, design, strategia aziendale, potenziamento delle soft skill utilizzando un approccio sempre basato su apprendimento cooperativo.

Habeetat Innovation Hub: riflettori accesi sull’AI

In uno degli ultimi appuntamenti, al centro del confronto con protagonisti di differente estrazione e assoluta eccellenza, Paolo Parente Co-founder e CEO di weBeetle, ha posto al centro del dibattito il tema, molto discusso e attuale, di come l’AI possa impattare sul mondo del lavoro. In uno scambio aperto e plurale, animato da Giovanni Esposito, Illustratore, Comic Artist, Content Creator; Michele Aponte, CEO e CTO di Ellycode, CEO Blexin, CEO Blazor Developer Italiani e Antonio Pellegrino, Sociologo, Presidente Coop. “Terra di Resilienza-Monte Frumentario” e Ideatore del Palio del Grano di Caselle in Pittari, ci si è chiesto quali potranno essere le conseguenze della trasformazione tecnologica in atto e, soprattutto, come sia possibile garantire una equilibrata interazione tra AI e le persone.

Imperativo? Riqualificarsi, aggiornare e ampliare le competenze difendendo al contempo sé stessi da timori incontrollati, restando fiduciosi nelle capacità di etica, morale, umanità e controllo umano. Del resto – come ribadito dal professor Rino Mele, tra i pensatori presenti al dibattito – non va dimenticato che l’AI non è altro che un «artificio intelligente».

Occorre, pertanto, servirsene con consapevolezza e metodo per non esserne asserviti.