La Commissione EU ha illustrato misure per una visione all’avanguardia delle dogane
Il 17 maggio 2023 la Commissione ha presentato un progetto di proposte che riscrive il Codice Doganale dell’Unione (CDU), istituito mediante il regolamento UE 952/2016. Si tratta di un insieme di misure per la riforma più ambiziosa e globale dell’Unione doganale dalla sua istituzione avvenuta nel 1968. La riforma doganale dell’UE farà sì che il quadro doganale si adatti all’attuale era digitale e green, contribuendo sensibilmente allo sviluppo di un mercato unico più sicuro e competitivo.
Tra le principali modifiche si segnalano:
- La figura del «trust and check trader», che potenzia l’AEO (Operatore Economico Autorizzato) e che beneficia di ulteriori vantaggi e semplificazioni.
- La nascita di un nuovo Centro Doganale Digitale Europeo «EU Customs Data Hub». L’istituzione di un hub di dati doganali dell’UE fornirà una serie di servizi elettronici avanzati che consentiranno la raccolta, il trattamento e lo scambio continuo di informazioni essenziali per l’attuazione della legislazione doganale.
- Il superamento delle dichiarazioni doganali attraverso il passaggio dalla dichiarazione alla gestione informatizzata e digitalizzata dei dati. La riforma doganale intende semplificare e razionalizzare gli obblighi dichiarativi nei confronti dell’Autorità doganale.
- La condivisione dei dati con un’unica Amministrazione europea che possa gestire i dati sin dalla produzione del prodotto alla fase logistica, nonché tutti gli aspetti fiscali. L’Autorità sarà incaricata di elaborare una gestione a livello europeo dei rischi di frodi doganali al fine di individuare i prodotti e gli operatori economici sui quali concentrare i controlli.
Infine, spetterà alla nascente Autorità assicurare che le amministrazioni doganali degli Stati membri applichino le istruzioni comunitarie e notificare alle stesse le raccomandazioni di controllo che queste saranno tenute ad eseguire a rischio di esporre il proprio Stato membro all’avvio di un procedimento di infrazione.
La prossima Autorità doganale comunitaria sarà istituita quale centro operativo per la governance coordinata all’interno di aree specifiche dell’unione doganale e metterà al centro le competenze doganali per la gestione dei rischi dell’UE. La stessa Autorità doganale dell’UE collaborerà con le Autorità nazionali e tale coordinamento porterà a uno scambio di informazioni e, di conseguenza, ad un rafforzamento reciproco tra l’Autorità unionale e quelle dei singoli Stati membri. Solo a partire dal 2038 i nuovi scenari prospettati dalla riforma dell’unione doganale saranno considerati validi. Il rischio è che tale riforma possa subire degli stop e perdere la sua efficacia rivoluzionaria.
Bisognerà, pertanto, osservare lo scenario mutevole dei prossimi anni in quanto ciò che stiamo ora costruendo potrà trovarsi a fare i conti con una realtà che sarà inevitabilmente modificata quando tale progetto di riforma entrerà in vigore.