Gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra per il 2031 del Gruppo leader nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della Grande Distribuzione, sono stati validati da Science Based Targets initiative (SBTi), organismo globale che consente alle aziende di fissare ambiziosi target di riduzione delle emissioni, in linea con le più recenti evidenze scientifiche sul clima.
La Doria nello specifico si impegna a ridurre, rispetto al 2021, del 46,2% le emissioni di gas serra dirette derivanti dall’attività produttiva (Scope 1) e quelle indirette derivanti per esempio dall’acquisto di energia elettrica (Scope 2) e a ridurre del 32,3% le emissioni a monte e a valle del ciclo produttivo (Scope 3), e in particolare quelle relative all’acquisto di beni e servizi, grazie alla scelta di fornitori sempre più orientati verso criteri di produzione ESG.
Lo scopo di Science Based Targets initiative (SBTi) è quello di accelerare l’azione delle aziende in tutto il mondo per dimezzare le emissioni entro il 2030, raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050 e, allo stesso tempo, fornire alle imprese un percorso definito, valutando e approvando in modo indipendente i risultati raggiunti. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra CDP, il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute (WRI), il World Wide Fund for Nature (WWF) e la We Mean Business Coalition.
«La validazione degli obiettivi da parte di STBi rappresenta un grande traguardo per La Doria perché si tratta di un’ulteriore conferma dell’efficacia della nostra strategia per salvaguardare l’ambiente, uno dei pilastri fondamentali che guidano le iniziative del Gruppo. Tale strategia si fonda su progetti e azioni concrete che mirano non solo alla riduzione delle emissioni generate dalle nostre attività produttive, ma anche di quelle a monte e a valle della filiera. Il fatto che i nostri obiettivi siano stati validati da SBTi costituisce anche un importante segnale per i nostri partner e interlocutori riguardo l’importanza che i temi legati alla sostenibilità ricoprono per noi», ha commentato Antonio Ferraioli, CEO del Gruppo La Doria.
L’ottenimento della validazione si inserisce nel più ampio percorso di La Doria orientato all’armonizzazione degli aspetti economici, sociali e ambientali, un impegno che viene presentato e rendicontato annualmente all’interno del Bilancio di Sostenibilità.
L’azienda da anni mette infatti in pratica azioni volte a promuovere il rispetto dell’ambiente, dei diritti umani e il benessere dei lavoratori. Nello specifico queste azioni si sono tradotte nel 2023 nell’adesione allo United Nation Global Compact (UNGC), la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo basata su dieci principi universali relativi ai diritti umani, al lavoro, all’ambiente e alla lotta alla corruzione.
Gli investimenti effettuati negli anni hanno infatti permesso nel 2022 di autoprodurre il 44% del fabbisogno energetico attraverso moderni impianti fotovoltaici e impianti di cogenerazione ad alto rendimento, di ridurre del 10,8% le emissioni di CO2 grazie al recupero termico ed energetico e di recuperare il 98% dei rifiuti.