Il regista Paolo Virzì, con la collaborazione di Francesca Archibugi alla scrittura, fonde ironia, buonumore e dramma in un on the road movie ambientato in Toscana che guarda al mondo femminile con una sensibilità che si fa, film dopo film, sempre più partecipe delle sorti dei personaggi che porta sullo schermo
La Pazza Gioia è una commedia drammatica che racconta di una improbabile amicizia fra due donne, Beatrice e Donatella, ospiti in una casa di cura per malattie mentali situata nel verde delle colline pistoiesi.
Beatrice Morandini Valdirana (Valeria Bruni Tedeschi), ex ricca mitomane che tutto e tutti vuole comandare, è una sedicente contessa, chiacchierona istrionica e a suo dire in intimità coi potenti del pianeta, che vanta un’agenda zeppa di nomi della fama di Armani e George Clooney.
Donatella Morelli (Micaela Ramazzotti) è, invece, una giovane donna, fragile e silenziosa, che custodisce un doloroso segreto.
Sono tutte e due ospiti di una accogliente comunità terapeutica per donne con disturbi mentali, entrambe classificate come socialmente pericolose.
Diverse per età, temperamento, classe sociale e patologie, Beatrice e Donatella non si direbbero fatte per intendersi: tanto la prima è mitomane, loquace e narcisistica, tanto la seconda è insicura, silenziosa e schiva.
E, invece, le due donne saranno protagoniste di una fuga strampalata e toccante, alla ricerca di un po’ di felicità in quel manicomio a cielo aperto che è forse il mondo dei cosiddetti sani.