La rivoluzione green è iniziata e mai come adesso è il momento di salvaguardare il futuro dell’ambiente, di questa Terra che ospita il genere umano ma che non viene del tutto rispettata.
La produzione industriale è in continua crescita e ora tra gli obiettivi c’è anche il fatto di strizzare l’occhio all’ambiente: ma come fare per concretizzarlo?
La sfida della produzione industriale
Le industrie sono le prime ad aver contribuito all’inquinamento e allo stato in cui oggi il Pianeta Terra è costretto a vivere. Tra le tante soluzioni che la produzione industriale si pone come obiettivo c’è quella del packaging: in effetti l’imballaggio ecosostenibile sarebbe un punto molto importante e focale che permetterebbe di continuare la produzione sulla stessa lunghezza d’onda ma con uno sguardo attento al futuro.
Grazie ad alcune ricerche e all’impegno del settore industriale, alcune confezioni ad oggi possono soddisfare il desiderio del cliente contemporaneamente dando una mano alla natura. Come vediamo in questa pagina di P&G https://it.pg.com/sviluppo-sostenibile/packaging-ecosostenibile/, esistono degli imballaggi ecologici con utilizzo di materiali al 100% riciclati, in grado di minimizzare l’impatto ambientale: innovativo e sorprendente.
Il settore in questione ad oggi è in continuo studio ed evoluzione con tutti i prodotti che vengono confezionati con involucri che attuano un messaggio di marketing, attirando l’attenzione dell’utente. In altri casi alcune accortezze sono indispensabili per fare in modo che i prodotti vengano protetti e anche per una questione – importantissima – di igiene.
Imballaggio ecosostenibile: che cos’è?
Questa tipologia di packaging ecologico è un prodotto che non solo riduce il suo impatto ambientale ma diffonde meno Co2 nell’atmosfera. Se fino a ieri tutto veniva pensato per essere gettato via una volta scartato, oggi si è arrivati ad un modo innovativo perché possano essere riutilizzati nel tempo. Una vita che si rinnova non solo per i prodotti ma anche per il suo imballaggio innovativo.
Gli imballaggi ecosostenibili, come dice la parola stessa, sono ecologici e non arrecano alcun danno all’ambiente con costi che seguono la linea del mercato appositamente perché vengano presi in considerazione. Le industrie che ad oggi vogliono distinguersi e creare un futuro per loro e per l’ambiente, optano per questa nuova realtà: si parla non solo di grandi società ma anche delle più piccole che vedono il futuro in maniera differente.
I materiali per il packaging eco friendly
Uno dei materiali più utilizzato nel mondo è la plastica che sta diventando non sostenibile a livello ambientale. Secondo una stima dagli anni ‘50 ai giorni nostri si parla di una produzione pari a 8,3 tonnellate con un 60/70% che viene eliminato direttamente in discarica, a cielo aperto nell’ambiente o addirittura bruciato nei campi. Il riciclo della plastica vanta un misero 9% ed è il momento di risolvere questa situazione.
Secondo uno studio e per come alcune aziende operano già in tema ecologico, si possono utilizzare materiali come la cellulosa – chitina e lignina. Per capire meglio basta andare in Polonia, dove è stato creato un nuovo imballaggio per gli alimenti che viene utilizzato anche dopo il suo impiego oppure direttamente compostato. Una volta fatto questo i suoi batteri formano una barriera contro l’ossigeno ed è prodotto con una sostanza che viene ottenuta dalla lavorazione dei rifiuti agricoli locali: un ciclo continuo che non intacca l’ambiente.
Tra i materiali da utilizzare anche il cartone ondulato che risulta essere 100% riciclabile ed è biodegradabile. Non solo, è anche resistente agli urti e protegge al meglio il prodotto che si trova al suo interno in quel momento.
Alcune aziende optano anche per un packaging in legno, soprattutto per proteggere materiali e prodotti che hanno un grande valore. Questi poi non vanno buttati ma utilizzati nuovamente come elemento d’arredo in ottica di stile shabby e country.