“Nuove Imprese a Tasso Zero” e “Smart e Start” erogano contributi a tasso zero e a fondo perduto
Buone nuove in merito agli incentivi di Invitalia. “Nuove Imprese a Tasso Zero” e “Smart e Start” sono state introdotte nel Decreto Crescita, operative solo con l’emanazione del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico entro 90 giorni dalla data del sunnominato decreto. Le due misure incentivano le startup concedendo contributi a tasso zero e a fondo perduto.
La prima, ad oggi, concede fino ad 1,5 milioni di euro a tasso zero per quanti vogliono avviare attività d’impresa. La seconda, invece, un contributo misto tra investimenti e capitale circolante per quanti vogliono avviare imprese con spinta innovativa.
Le modifiche inerenti la misura N.I.T.0. sono diverse e molto incisive.
Una prima riguarda l’ampliamento dei requisiti di accesso alle imprese costituite da non oltre 60 mesi, anziché limitarsi a quante erano in vita da massimo 12 mesi.
La seconda novità è inerente l’entità del contributo, ampliato fino al 90%, quindi in misura variabile, con indicatore gli anni di vita dell’impresa proponente, anziché come previsto in misura fissa del 75%. Le imprese con meno di 36 mesi in pratica non sono soggette a variazioni di importi e di percentuali, ma avranno il vantaggio di avere un servizio di tutoraggio ad hoc mentre quelle da 36 mesi a 60 mesi possono arrivare fino al 90% del contributo e ottenere un incremento di contributo fino a 3 milioni di euro.
Ulteriore novità è il cumulo degli incentivi alle altre agevolazioni, cosa finora non possibile, e che sicuramente dal punto di vista finanziario e fiscale è rilevante.
Infine la durata del mutuo viene ampliata a 10 anni, con indubbi benefici per le imprese beneficiarie, rispetto alla durata di 8 anni prevista finora.
Per quanto riguarda invece Smart e Start, misura composta da due interventi separati, le novità introdotte sono soprattutto di semplificazione sia nella fase di attuazione, con un maggior coinvolgimento degli stakeholder locali quali enti pubblici e sistema creditizio ma anche una modifica dei criteri di valutazione andando a valorizzare, quindi, sempre di più il sostegno ai progetti realmente innovativi.