Il presidente di Confindustria Salerno, Mauro Maccauro, ha inviato una missiva all’amministratore delegato dell’Essentra PLC. Qui riportiamo i contenuti.
«…la decisione di chiudere lo stabilimento di Salerno, dove sono impiegati circa 80 unità, ha provocato in me un sentimento di amarezza, in quanto un altro pezzo importante della storia dell’industria salernitana decide di lasciare il nostro territorio.
Nel prendere atto della decisione assunta e nel pieno rispetto delle volontà e delle determinazioni aziendali, rilevo che questa ennesima cessazione di attività produttiva nel nostro territorio acuisce ancora di più una situazione di crisi drammatica che è sempre più difficile governare.
Il senso di responsabilità mi impone, perciò, di compiere ogni sforzo possibile per tentare di individuare le soluzioni più adeguate alle esigenze dell’ impresa e alle aspettative della nostra comunità provinciale.
In virtù di ciò, è mia convinzione rivolgerle un appello affinché, nei piani del Gruppo, possa trovare spazio una nuova strategia aziendale da mettere in campo per la salvaguardia del sito produttivo di Salerno e dei lavoratori che vedono il loro futuro compromesso.
Le sarei, pertanto, grato se potessi avere un confronto diretto con i vertici aziendali per poter approfondire meglio le decisioni assunte, anche in considerazione del fatto che scelte così gravi hanno un significativo impatto sociale.
Nello specifico, il confronto potrebbe tornare utile per una rinnovata valutazione sul destino produttivo dello stabilimento e sulla possibilità di individuare percorsi diversi di accompagnamento dei lavoratori verso la definitiva uscita dalla fabbrica – utilizzando tutti gli ammortizzatori sociali disponibili – o ipotizzando una collocazione alternativa delle maestranze, anche lontano da Salerno, sulla scorta di quanto avvenuto in altre situazioni di crisi.
Desidero, inoltre, esprimerle sin da subito la mia disponibilità a sostenerla per una diretta interlocuzione con le Istituzioni locali e nazionali, al fine di incentivare una possibile riconversione del sito produttivo di Salerno, in considerazione delle diverse attività merceologiche a cui è interessato il suo Gruppo.
La nostra Associazione ha, da tempo, avviato azioni utili per la salvaguardia del comparto industriale di questa provincia.
Le buone pratiche messe in campo con le forze sindacali, l’interlocuzione diretta e fattiva con gli enti locali a tutela delle esigenze delle imprese, ne sono un esempio evidente a tutti.
Nel settembre del 2012 abbiamo siglato con le organizzazioni sindacali presenti sul territorio provinciale un accordo che apriva la strada all’individuazione di strumenti di maggiore flessibilità per fronteggiare le situazioni di crisi.
Anche questa strada potrebbe essere percorribile.
Sono certo, pertanto, che non vorrà far mancare un ulteriore momento di confronto utile per individuare una possibile soluzione alternativa alla chiusura dello stabilimento, anche in considerazione del radicamento e rappresentatività che lo stesso ha avuto per oltre circa 40 anni sul nostro territorio.
In attesa di un suo gentile e auspicato riscontro, le porgo i più cordiali saluti…».