Matrimonio: si può celebrare la tradizione o necessariamente va sfidata?

wedding-04Specie in caso di nozze l’ottimo è nemico del buono: sì allora a buona musica di sottofondo, ad un’accurata scelta degli invitati giusti ai tavoli così da garantire feeling tra i commensali e cibo nelle giuste quantità

 

Il taglio della cravatta con annessa elemosina, la bambina torturata dai genitori per fare la paggetta, i pranzi infiniti e la richiesta di regalo in busta.
Si dice “in ricchezza e in povertà”, ma il più delle volte sembra che le iniziative legate al matrimonio siano sistemi per produrre ricchezza con atteggiamenti da miseria. Cattivo? No, realista. Basta fare due conti.

Vada la lista di nozze, si evita il rischio di trovarsi con sei spremiagrumi quando la mattina si fa colazione al bar, così come di avere cinque servizi di piatti da 12 se si vive in un monolocale, l’importante è però non menzionare la lista sull’invito o peggio sulla partecipazione.
Chi desidera informarsi sulle preferenze chiama gli sposi o il wedding planner direttamente.

C’ è chi, addirittura, inserisce un biglietto nella busta con l’indirizzo del negozio, o peggio, con l’iban. Ecco, per quanto il galateo si evolva di pari passo con il costume, a questo punto non siamo ancora arrivati e spero mai si arriverà.

Mangiare come se non ci fosse un domani è l’altro diktat del quale sembra nessuno, a qualsiasi livello, pare in grado di sottrarsi. Aperitivi faraonici, decine di antipasti, tre primi e tre secondi e mi domando: serve realmente a qualcosa se non ad assicurare grandi vendite di digestivi effervescenti?

Spesso la risposta è la più semplice e banale: non esistono abbastanza situazioni divertenti, come musica o animazione, per assicurare qualche ora spensierata agli invitati e allora puntando sul cibo (tanto) si sa di accontentare tutti.

Superiamo questa convinzione malsana e concentriamoci sul giusto mix che assicura la riuscita di qualsiasi evento:  buona musica di sottofondo, scelta degli invitati giusti ai tavoli che possa garantire un buon feeling, cibo nelle quantità giuste non esagerato e di buona qualità e magari qualche angolo organizzato per la conversazione, le danze e altri momenti di intrattenimento, senza vedere come unica alternativa la mangiata faraonica.

Il resto è tutto ammesso: il galateo rispetta la tradizione, la superstizione, le consuetudini delle famiglie. Basta non mettere lo smoking in chiesa e il tight nei matrimoni del pomeriggio e il più è fatto.