Minibond e le altre forme di finanziamento per le PMI

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Scopri le potenzialità e i vantaggi dei minibond e delle altre forme di finanziamento alternativo per le piccole e medie imprese 

In un mercato sempre più variegato e complesso anche le aziende piccole e medie che costituiscono il vero asse portante del sistema economico nazionale possono trovare il loro spazio e aprirsi a nuove prospettive di crescita grazie all’accesso a nuovi sistemi di finanziamento alternativi a quelli proposti tradizionalmente dalle banche.

I minibond sono titoli di debito o obbligazioni medio e lungo termine, che possono essere emessi da anche da società non quotate in borsa.

Per molto tempo l’unica possibilità di un’azienda di ottenere credito era quella di affidarsi al tradizionale circuito bancario, troppo spesso inadeguato a sostenere le imprese con risorse sufficienti. I minibond hanno aperto in questo senso nuove possibilità profilandosi come lo strumento finanziario perfetto per accedere ai capitali degli investitori sostenendo in modo congruo aziende in crescita ma ancora quotate in Borsa. Sfruttando la possibilità dei minibond, le piccole e medie imprese hanno avuto l’occasione di accedere al mercato dei capitali, riducendo drasticamente la propria dipendenza dalle banche.

Quali sono i requisiti per l’emissione di minibond?

Per trovarsi nella condizione di poter emettere minibond un’impresa deve risultare attrattiva per gli investitori che solo così si sentiranno pronti a sottoscrivere il titolo di debito emesso dall’azienda. Le aziende in difficoltà finanziaria, con bassa marginalità e un fatturato in diminuzione non possono emettere minibond.

Requisiti preferenziali per l’emissione di minibond è la salute dell’azienda che, nello specifico, deve rispondere a precisi criteri come un fatturato annuo non inferiore a 5 milioni di euro e la registrazione di una forte crescita negli ultimi tre anni. Inoltre, il margine operativo lordo (EBITDA) deve essere almeno pari al 10% del fatturato; il rapporto tra posizione finanziaria netta (PFN) e EBITDA (margine operativo lordo) deve essere inferiore a 4 e l’impresa deve certificare il proprio rating tramite una società di rating riconosciuta e certificata EBA e ESMA.

Altre forme di finanziamento alternativo

Oltre ai minibond, altre forme di finanziamento alternativo che stanno registrando un notevole incremento sono il direct lending e l’equity.

Il direct lending è un vero e proprio prestito elargito a un’impresa da un’altra impresa senza necessità di intermediazione bancaria. Si tratta di uno strumento innovativo, che interessa un numero crescente di realtà imprenditoriali e operatori finanziari aperti alle novità del settore. Un’autentica rivoluzione nel panorama del credito alle imprese e la scelta migliore per le aziende che stanno strette nelle rigide maglie del sistema bancario tradizionale.

Con equity si intende l’ingresso in azienda di un partner industriale o finanziario che favorisca l’accelerazione della crescita per portare l’impresa nei mercati internazionali.

Vantaggi dei Minibond rispetto al credito tradizionale

Le aziende che utilizzano i minibond cercano fondi dagli investitori e li ottengono in cambio di titoli di credito destinati a chi decide di credere nel progetto dell’impresa e incoraggiarlo.
Rispetto ad altre soluzioni di credito i minibond convincono per convenienza e facilità di emissione.

I minibond sono formulati per rispondere concretamente alle esigenze delle PMI che cercano liquidità, garantendo una gestione molto più semplice rispetto ai sistemi di credito tradizionali.
A differenza di quanto avviene con il credito bancario, i minibond non richiedono garanzie a tutti i costi, hanno una scadenza di 5-7 anni e un tasso di interesse che non dipende, come in banca, dal costo del capitale a cui la banca fa riferimento, ma si applica in funzione della qualità dell’azienda e del progetto che si intende sostenere.

Altra differenza consiste nelle modalità di rimborso del capitale: mentre con la banca generalmente si segue un piano di ammortamento costante, il minibond può essere rimborsato tutto alla scadenza o avere un periodo di preammortamento, ad esempio di 2 anni.
Il minibond non viene segnalato in Centrale Rischi e non prevede possibili revoche come avviene invece per finanziamenti o fidi di cassa tradizionali.

In conclusione, i minibond rappresentano una risorsa vantaggiosa e allettante per le aziende solide che puntano su una crescita forte e necessitano di un pratico accesso a fondi di investimento.