Poche ore fa (26 giugno, ndr) il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge per il rilancio dell’occupazione, con un’attenzione particolare alle fasce under 30, per uno stanziamento complessivo di 1,5 miliardi di euro. Prevista anche una proroga a tre mesi per l’aumento di un punto percentuale dell’Iva.
Positivi anche se non entusiastici i primi commenti da parte di alleati governo e parti sociali. In particolare, per Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, «È positivo che il provvedimento degli incentivi si rivolga ad assunzioni a tempo indeterminato, a trasformazioni di contratti precari in contratti a tempo indeterminato». Inoltre «aumentare l’Iva sarebbe un errore perché in un Paese che ha bisogno di aumentare i consumi e di rilanciare la domanda, non si possono fare interventi che contrastino questa opportunità». Anche per il leader della Uil Angeletti si tratta di «un buon primo passo». Raffaele Bonanni della Cisl, invece, parla di «primo segnale positivo».
Ma vediamo più nel dettaglio cosa cambia con il nuovo pacchetto di misure.
LE AGEVOLAZIONI
Il pacchetto comprende agevolazioni per chi assume giovani tra i 18 e i 29 anni, nonché un fondo di 2 milioni per la formazione dei disoccupati oltre i 50 anni di età. Le coperture, ha garantito il Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, non comporteranno aggravi per i cittadini.
TETTO DI 650 EURO AL MESE
L’incentivo per chi assume un dipendente a tempo indeterminato ha un tetto di 650 euro mensili, e corrisponde al 33% della retribuzione mensile lorda per un periodo di 18 mesi.
Per poter usufruire dell’incentivo, il giovane senza lavoro deve essere privo di impiego da almeno 5 mesi e di un diploma di scuola media superiore o professionale, deve vivere da solo con una o più persone a carico. In più – anche se in via sperimentale – è previsto anche l’arrivo della carta per l’inclusione sociale utile a combattere la povertà estrema. In questo modo – ha chiarito il presidente del Consiglio Enrico Letta – il Governo vuole «aiutare l’assunzione di 200 mila giovani italiani con una intensità maggiore nel centro-sud ma con un intervento che riguarda l’intero Paese».
Le risorse andranno soprattutto al Sud. I fondi per gli incentivi per nuove assunzioni ammontano infatti per il Mezzogiorno a 100 milioni per il 2013, 150 per il 2014, 150 per il 2015, 100 per il 2016.
Per le altre Regioni 48 per il 2013, 98 per il 2014, 98 per il 2015, 50 per il 2016.
Il pacchetto lavoro prevede anche incentivi per quegli imprenditori che assumono lavoratori disoccupati in Aspi. L’incentivo alle imprese sarà finanziato con la quota parte dell’Aspi non utilizzata dal lavoratore assunto a tempo indeterminato.
Nasce anche la carta per l’inclusione sociale.
Previste anche agevolazioni per l’assunzione di lavoratori disabili per un totale di 22 milioni di euro.