Il mercato del pesce riguarda essenzialmente il consumo di tutti i tipi di prodotti ittici, inclusi i frutti di mare. A livello mondiale, l’andamento è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, specialmente a causa dello sviluppo di cucine etniche un po’ in tutti i Paesi, oltre a una maggior consapevolezza riguardo i numerosi benefici di questi alimenti.
Di conseguenza, il settore produttivo ha subito una rapida accelerazione e l’Italia è certamente una delle nazioni che meglio rispecchia questa tendenza, essendo il primo Paese a livello europeo per consumo di pesce.
Dal punto di vista commerciale, il mercato ittico nazionale non si basa, però, solamente su prodotti locali, in quanto l’Italia è anche una grande importatrice di pesce, andando così a influenzare il volume totale delle vendite. Oltre a questo aspetto, bisogna considerare il fatto che la pandemia ha notevolmente inciso sulla frequenza degli sbarchi, comportando numerose problematiche dal punto di vista logistico ed economico.
Fortunatamente, il mercato del fresco ha dato un forte impulso negli ultimi mesi dello scorso anno, appianando i bilanci e portando così a chiudere con un segno positivo. L’attuale situazione emergenziale ha anche determinato una crescita importante nel consumo di pesce surgelato, che al momento rappresenta circa il 20% del volume totale.
Analisi della domanda: quali sono i prodotti più richiesti dai consumatori?
Come già anticipato, analizzando quelle che sono le richieste degli italiani, appare evidente la preferenza nei confronti di prodotti pescati, piuttosto che per quelli provenienti da allevamento: il fresco, infatti, costituisce oltre il 65% del quantitativo totale consumato. Inoltre, i consumatori prediligono effettuare i propri acquisti direttamente al banco evitando, se possibile, il pesce confezionato.
Volendo mettere una lente d’ingrandimento sulle singole specie, i pesci rappresentano sempre il maggior volume, per essere poi seguiti da molluschi e crostacei. In particolare, molto amati sono le orate, le spigole, le alici, i salmoni e il pesce spada; molto preferiti sono anche totani e polpi.
Le ostriche, invece, meritano un discorso a parte, anche a causa del loro elevato valore commerciale. Se nel 2020 il mercato di questo tipo di mollusco aveva registrato un andamento negativo, negli ultimi due anni la situazione è cambiata, prevedendo anche un aumento fino al 5%.
L’Italia è uno dei maggiori produttori di ostriche, la cui qualità è tra le migliori d’Europa, ma spesso si affida anche a prodotti d’importazione, essendo anche il secondo più grande consumatore. Proprio per questa ragione, spesso è necessario acquistare ostriche dalla Francia per soddisfare la domanda interna. Ad esempio, le ostriche Longino, di origine francese, sono tra le più richieste e apprezzate, specialmente nei periodi dell’anno che si concentrano tra Natale e Capodanno, così come tutti i prodotti di pesce.