Anche il DIIN dell’Università degli Studi di Salerno è impegnato in alcune sperimentazioni di grande interesse che hanno aperto o che potrebbero aprire nuove prospettive sul tema della gestione degli scarti industriali, con enormi vantaggi per l’ambiente
La ricerca sugli scarti alimentari è da sempre oggetto di accurato interesse da parte del DIIN dell’Università degli Studi di Salerno.
In particolare, nell’ambito del progetto PON TOM cherry – che riguarda le innovazioni nel campo delle conserve di pomodoro – dagli scarti (bucce di pomodori) abbiamo messo a punto semplici ed economici sistemi di estrazione della cellulosa microcristallina da riutilizzare in campo alimentare e cosmetico.
Anche sulla luteina sono tante le ricerche cui stiamo lavorando. Una per tutte quella avviata con l’azienda Rummo, nell’ambito del progetto Campus, nella formulazione di pasta funzionale i cui risultati sembrano molto buoni.
Dagli scarti dei mercati ortofrutticoli abbiamo estratto poi coloranti naturali (verdi e rossi) con tecnologie green e siamo riusciti a stabilizzarli nei confronti della luce e dell’ossidazione in modo da poterli inserire successivamente in preparati alimentari.
Sempre da scarti dell’industria agroalimentare abbiamo messo a punto una tecnologia semplice per la produzione di carte speciali, a partire dal pastazzo di scarti dei limoni utilizzati per la preparazione del limoncello.
Abbiamo inoltre iniziato ad estrarre sia i coloranti, sia le molecole attive per la cosmetica dagli scarti della vendemmia e li stiamo stabilizzando.
Questi sono solo alcuni dei risultati delle ricerche che stiamo conducendo sul recupero e la valorizzazione degli scarti alimentari.