“Le belle storie Inail” sono video-racconti di vita e rinascita, in cui persone assistite dall’Istituto parlano del percorso seguito per reintegrarsi nella società. Inoltre, l’Istituto ha realizzato la campagna sul reinserimento lavorativo, con un testimonial d’eccezione: l’atleta paralimpico Oney Tapia. Per la sua buona comunicazione l’Inail si è aggiudicata il premio innovazione dello Smau
Le belle storie. Un emozionante viaggio da nord a sud per incontrare i protagonisti della rubrica “Le belle storie” che, sulla pagina Facebook e sul portale dell’Inail, si raccontano in reportage di pochi minuti. Si tratta di infortunati sul lavoro che hanno ritrovato la voglia di rimettersi in gioco e convivono serenamente con la propria disabilità, diventata per alcuni un punto di forza.
Partendo dal momento dell’incidente, i protagonisti raccontano la propria storia e l’incontro con l’Ente, che li ha accompagnati in un percorso di reinserimento sociale. E anche questo ha permesso loro di ricominciare e reinventarsi una nuova vita. L’Inail, attraverso percorsi mirati e individuali, ha sostenuto queste persone durante la riabilitazione, nel superamento delle barriere architettoniche e nelle attività sportive. Per la pubblica amministrazione i social rappresentano un’opportunità per farsi conoscere, superando la burocrazia e parlando direttamente ai propri utenti con parole semplici e dirette. Dalla necessità di far conoscere quello che viene realizzato sul territorio è nata l’idea di creare una rubrica fissa sulla pagina Facebook e sul portale dell’Istituto, chiamata “Le belle storie”. Nel tempo, la rubrica ha conquistato un’ottima media di visualizzazioni, click sulla notizia e “mi piace” sui post.
Oltre alla rubrica, l’Inail ha realizzato una campagna di comunicazione con l’obiettivo di divulgare la qualità e la varietà delle attività istituzionali nei confronti degli assistiti, attraverso le voci e i volti delle persone coinvolte che, in una video intervista, raccontano la propria esperienza. Immagini e ricordi che parlano anche dell’impegno dei centri di assistenza protesica e riabilitativa Inail e delle sedi territoriali, del lavoro di medici, operatori e assistenti sociali, dei progetti di reinserimento nella vita sociale e dell’aiuto concreto per affrontare la nuova vita senza barriere.
La campagna vuole anche essere un mezzo per inviare un messaggio positivo e offrire uno stimolo a quelle persone che, di fronte alle oggettive difficoltà causate dalla condizione di disabilità, rischiano di cedere alla tentazione di arrendersi.
La prima “bella storia” è quella di Alessandra Santandrea, in carrozzina da più di dieci anni.
È lei a raccontarci del suo infortunio in itinere, della riabilitazione al Centro Protesi e della sua rinascita, anche grazie alla vicinanza di fisioterapisti, psicologi ed esperti dell’Inail. Alessandra è un’energica quarantenne che racconta la sua amicizia speciale con Lulù, la cagnetta con cui vive da dieci anni, grazie alla quale è diventata istruttrice di pet therapy ed è in grado, oggi, di aiutare altri disabili e persone in difficoltà.
“Un nuovo obiettivo è sempre possibile. Anche nel mondo del lavoro”.
È questo lo slogan scelto per la campagna di comunicazione sul reinserimento delle persone con disabilità da lavoro in una nuova occupazione, che punta a promuovere l’adesione dei datori di lavoro ai nuovi servizi messi a disposizione dall’Inail e a informare le persone con disabilità da lavoro in cerca di nuova occupazione. Testimonial della campagna è Oney Tapia, campione paralimpico con un passato da giardiniere, ritratto mentre lancia il disco nel centro sportivo paralimpico Tre Fontane a Roma. Le attività di promozione si sono svolte durante il mese di aprile e hanno coinvolto tutti i media: stampa, radio e tv nazionali e locali, web. Sono stati realizzati due spot, uno radiofonico e uno video, per diffondere le informazioni relative alle misure destinate ai lavoratori.
La circolare Inail n. 30/2017 estende la realizzazione di progetti personalizzati per il reinserimento e l’integrazione nell’attività lavorativa, già previsti dalla circolare 51/2016, anche ai casi di nuova assunzione, ove vi sia incontro tra domanda e offerta di lavoro. L’Istituto mette a disposizione fondi per sostenere questo tipo di progetti che riguardano, sia assunzioni con contratti di lavoro subordinato o parasubordinato, sia rapporti di lavoro flessibili o a tempo determinato. Resta escluso il lavoro di tipo autonomo previsto, invece, per gli interventi di conservazione del posto di lavoro. La circolare illustra, inoltre, le modalità di predisposizione del progetto di reinserimento lavorativo personalizzato da parte delle equipe multidisciplinari territoriali dell’Istituto, con il coinvolgimento del lavoratore e la partecipazione attiva del datore di lavoro.
L’Inail eroga contributi per le diverse tipologie di interventi, con un rimborso complessivo massimo pari a 150mila euro a progetto per la realizzazione degli “accomodamenti ragionevoli”.
Nel dettaglio, i limiti di spesa, rimborsabili al 100%, sono rispettivamente di 95 e 40mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per l’adeguamento delle postazioni di lavoro con arredi, ausili e dispositivi tecnologici, informatici e di automazione, e di 15mila euro, con un rimborso massimo del 60%, per la formazione e la riqualificazione professionale.
È prevista la possibilità di richiedere un anticipo fino al 75%. Le misure relative ai nuovi impieghi si affiancano a quelle già previste dall’Istituto con la circolare n. 51 del 30 dicembre 2016 per i lavoratori subordinati e autonomi che, a causa di un infortunio o di una malattia professionale, hanno bisogno di interventi mirati per consentire o agevolare la conservazione del posto di lavoro.