Resto al Sud, aumentati i contributi con il DL Rilancio

Un contributo a fondo perduto pari a 15.000 euro se lavoratori autonomi e a 10.000 per ogni socio presente in società fino ad un massimo di 40.000 euro con l’obiettivo di tutelare la continuità aziendale e i livelli occupazionali

 

L’art. 235 del DL Rilancio aumenta i contributi a quanti ottengono gli incentivi di Resto al Sud gestiti da Invitalia. Con l’obiettivo di salvaguardare la continuità aziendale e i livelli occupazionali coloro che hanno ultimato gli investimenti agevolati dalla misura e hanno destinato correttamente i fondi, possono ottenere un contributo a fondo perduto pari a 15.000 euro se lavoratori autonomi e pari a 10.000 per ogni socio presente in società fino ad un massimo di 40.000 euro.

Oggetto dell’agevolazione sono le spese inerenti al capitale circolante, quindi canoni di locazione, utenze, materie prime, semilavorati e merci, assicurazioni e canoni di leasing. Il contributo viene erogato entro 60 giorni dalla richiesta. La copertura finanziaria è a valere sulle somme già stanziate, senza alcun aggravio del bilancio dello Stato, ed è stata stimata tenendo conto del totale delle domande ultimate, del loro trend di presentazione e dei settori maggiormente attratti dalla misura.

Restano fermi tutti i parametri del finanziamento, per cui la misura è destinata a quanti vogliono avviare, o consolidare, attività d’impresa nelle regioni dell’Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Parimenti in 116 comuni del cratere sismico delle Regioni Lazio, Marche e Umbria, è possibile accedere alle stesse agevolazioni. Possono partecipare quanti hanno età inferiore ai 46 anni fermo restando la possibilità fino al 31/12/2020 a coloro che alla data del 01/01/2019 erano under 46.

Le attività agevolabili sono la produzione di beni nell’artigianato, industria, trasformazione prodotti agricoli e acquacoltura, libere professioni, servizi alla persona e alle imprese, turismo.

Il contributo erogato è pari al 100% dell’investimento di cui il 35% a fondo perduto e il 65% a finanziamento tasso zero rimborsabile in 8 anni, di cui i primi 2 di preammortamento. Il mutuo, inoltre, ha la garanzia del Fondo di garanzia pari all’80%.

I capitolati di spesa finanziabili sono le attrezzature, macchinari e arredi nuovi di fabbrica, le opere edili inclusa l’impiantistica fino ad un massimo del 30% dell’ammontare dell’investimento, le spese inerenti il capitale circolante entro il massimo del 20% e, infine, gli investimenti inerenti informatica e telecomunicazioni.