Importanti modifiche per la misura agevolativa gestita da Invitalia
A seguito del testo della legge di Bilancio 2019 all’art. 45 sono introdotte due novità di notevole impatto. Il decreto legge del 20 giugno 2017, n. 91, che appunto disciplina l’agevolazione viene modificato all’articolo 1, commi 2 e 10, allargando i beneficiari a quanti hanno 45 anni di età e a coloro che intendono svolgere attività libero professionali. Si va a modificare il precedente limite di età che era di 35 anni e si inglobano tutte le libere professioni che, all’atto dell’emanazione del decreto legge, erano state escluse.
L’agevolazione riguarda, quindi, coloro che vogliono avviare un’attività imprenditoriale nei settori dell’industria, artigianato, servizi, turismo, agricoltura e, di conseguenza, libere professioni, mentre resta ad oggi escluso il commercio.
Il contributo concedibile è pari a 50.000 euro a persona fino ad un massimo di 200.000 euro. Di tali importi il 35% è a fondo perduto mentre il restante 65% è un finanziamento a tasso zero, rimborsabile in 8 anni di cui i primi due di preammortamento, erogato da uno degli istituti di credito convenzionati con la misura agevolativa, grazie al protocollo Invitalia-Mise-Abi. Il mutuo, inoltre, ha una garanzia pari all’80%.
Sono quindi finanziabili, sia costituite che costituende, le ditte individuali, società di persone e di capitali, cooperative. Sono inoltre esclusi coloro che alla data del 21 giugno 2017, giorno di conversione del decreto, risultano titolari di partita iva, amministratori di società che esercitano attività d’impresa.
La domanda di finanziamento si presenta esclusivamente online tramite il portale di Invitalia, la fase valutativa prevede anche un colloquio, parte integrante dell’intero processo, ed entro 60 giorni si ottiene l’esito che, se positivo, entro il termine massimo di 24 mesi, obbliga a realizzare l’iniziativa pena la decadenza dai benefici.