Resto al Sud, nuovi requisiti di accesso

Al 15 gennaio 2019, dopo un anno dall’apertura del bando, sono state presentate 5.714 domande di finanziamento di cui risultano approvate 2.190, mentre 8.491 sono in compilazione

Una delle novità più significative della Legge di Stabilità 2019 riguarda la modifica di alcuni requisiti di accesso a Resto al Sud, misura agevolativa di Invitalia.

Da inizio anno, infatti, si è ampliata la platea di possibili beneficiari includendo i professionisti, in un primo momento esclusi, ed estendendo il limite di età agli under 46 anziché gli under 36, come inizialmente previsto nel decreto.

L’agevolazione, ricordiamo, riguarda quanti vogliano avviare attività d’impresa nelle regioni del Molise, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, nei settori della produzione beni nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; turismo. Restano esclusi il comparto dell’agricoltura e del commercio.

Possono presentare la domanda di finanziamento le ditte individuali, società di persone o di capitali e le cooperative. Anche un team di persone fisiche può presentare il progetto di finanziamento a condizione di costituire la società entro 60 giorni dalla ricezione della delibera di accoglimento alle agevolazioni.

Sono ammissibili investimenti in opere edili e impiantistica, nella misura del 30% del totale dell’investimento. Sono altresì ammessi attrezzature, macchinari, mobili e arredi nuovi di fabbrica; beni strumentali immateriali, investimenti in programmi informatici. Infine sono ammesse le spese di gestione quali materie prime, semilavorati, scorte, canoni di locazione, utenze, servizi vari purché non superino il 20% del totale degli investimenti.

I fondi stanziati ad oggi sono 1.250 milioni di euro con programmazione pluriennale e stanziamento annuale già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, quindi un plafond davvero notevole per l’avvio di nuove imprese.

Il finanziamento erogato copre il 100% dell’investimento, il 35% è a fondo perduto e il restante 65% a tasso zero, rimborsabile in 8 anni di cui i primi 2 di preammortamento, erogato da una delle banche convenzionate con Invitalia per la misura di Resto al Sud e garantito per l’80% dal Fondo di Garanzia.

Al 15 gennaio 2019, quindi dopo 1 anno dall’apertura del bando, sono state presentate 5.714 domande di finanziamento di cui risultano approvate 2.190, mentre 8.491 sono in compilazione. Questi numeri sicuramente, coniugati con la massiccia disoccupazione presente nel nostro Paese, fanno capire come le modifiche si siano rese necessarie, viste le poche richieste inoltrate rispetto ad una domanda potenziale davvero notevole. Sicuramente i prossimi mesi ci sapranno dire se il numero di invii avrà un aumento oppure saranno necessarie ulteriori modifiche, al fine di renderla ancora più appetibile per la platea dei neo potenziali imprenditori, sicuramente non esigua.