I tasti di una macchina da scrivere fanno da prologo alla cinquantennale storia imprenditoriale della famiglia Rinaldi, celebrata lo scorso 6 giugno nella sede del Rinaldi Group a Giffoni Valle Piana con un esclusivo vernissage per presentare il libro dal titolo “Dreamness. Radici profonde, proiezioni future”, scritto da Giuliana Saccà in collaborazione con i componenti della famiglia Rinaldi, Giuseppe, la moglie Elisabetta, e i tre figli, Stefania, Piero e Dino.
L’avventura imprenditoriale di questa eccellenza italiana nel settore del materasso prende le mosse dal signor Giuseppe Rinaldi, oggi cortese ed elegante fondatore, nel lontano 1965 giovanotto ambizioso e solare. La denominazione Rinaldi Group è un omaggio all’eredità paterna che resta un ineludibile punto di riferimento all’interno dell’impresa, ormai catapultata in un moderno scenario di mercato, nella quale Stefania cura direzione e amministrazione, Piero, produzione e acquisti e Dino area commerciale e distributiva.
La nuova generazione sta continuando, infatti, il sogno imprenditoriale paterno, dando prova di un riuscito esempio di continuità generazionale. Il Dreamness, di cui si fa portavoce Rinaldi Group, è un mondo di “sognabilità” in cui tutto è possibile a partire dalle principali sfide imprenditoriali e che all’unisono s’innalzano dal gruppo di collaboratori che individuano in Stefania, Piero, Dino, e ancora fortemente in Giuseppe Rinaldi, i principali interpreti delle stesse.
Come recita il sottotitolo, si parte da radici profonde per delineare proiezioni future; passato e futuro, tradizione e innovazione di una realtà imprenditoriale che fin dalle prime battute si presenta come un’impresa geneticamente innovativa.
Cinquant’anni di attività sono una meta importante ma rappresentano per il gruppo Rinaldi anche l’occasione per celebrare un passaggio generazionale conseguito con successo che rende pronta l’azienda per affrontare con determinazione le sfide del mercato. Il suggestivo racconto di Giuliana Saccà traccia il lungo viaggio compiuto, con sensibile attenzione ai particolari della storia umana e professionale dei Rinaldi, prescindendo dalla visione sequenziale degli avvenimenti in favore di un approccio emozionale ed empatico della storia che da quei tasti in bianco e nero giungono fino a quelli più ergonomici di una moderna tastiera pronta a scrivere il futuro che verrà.
Quella del Rinaldi Group è la storia di cinquant’anni di innovazioni ripercorsa con le parole ma anche attraverso una galleria di calde immagini artistiche, tratte dalla collezione Frammenti di Elio Matteo Fedele, che ha composto un excursus fotografico sensibile e toccante. Al taglio del nastro inaugurale della mostra hanno partecipato con i numerosi presenti il Sindaco di Giffoni Valle Piana, Paolo Russomando e il Presidente di Confindustria Salerno, Mauro Maccauro.
Obiettivi di espansione, efficienza organizzativa, slancio nell’information & communication technology, sono solo alcune delle traiettorie della road map che la scuderia Rinaldi ha individuato per virare da una logica di mera crescita dimensionale ad una logica più integrata di sviluppo.
Il bello e fatto bene continua a essere la prima linea guida dei Rinaldi, un sapiente connubio tra qualità estetiche e funzionali e il premio Company to Watch conferitole da Cerved per essere stata l’azienda più performante e innovativa del settore a livello nazionale nel 2014, suggella la validità del modello adottato.
Altra testimonianza di questa lucida lungimiranza è il progetto DNA – Dynamic Natural Absorption, condotto e sviluppato con un team di ricercatori del territorio per addivenire a un modello per migliorare le performance ergonomiche, attraverso l’impiego di materiali innovativi, concretizzatosi con la creazione della nuova linea Tech&Touch, nata proprio nell’anniversario del cinquantesimo.
Una storia tutta italiana quella della famiglia Rinaldi che facendo leva su creatività e design, innovazione tecnologica e maestria artigianale consolida il connubio tradizione-innovazione confermando con l’ingresso della seconda generazione la centralità di una strategia di governo ispirata alla flessibilità e al cambiamento.