Roadshow ICE, buona la risposta salernitana

ice scafuroOltre duecento aziende hanno preso parte alla giornata formativa promossa e sostenuta dal Ministero dello Sviluppo Economico e organizzato dall’ICE-Agenzia in collaborazione con Confindustria Salerno, partner territoriale dell’evento dedicato all’internazionalizzazione

 

«Aprirsi ai mercati internazionali deve essere ormai una scelta strategica per le imprese». Nicola Scafuro, vice presidente di Confindustria Salerno e delegato per l’internazionalizzazione, primo a salire sul palco, apre con questa necessità inderogabile per le pmi del nostro Paese la prima tappa del 2017 del road show per l’internazionalizzazione, promosso e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e organizzato dall’ICE-Agenzia in collaborazione con Confindustria Salerno, partner territoriale dell’evento.

«Espandersi oltre confine – prosegue Scafuro – è anche una naturale conseguenza di sopravvivenza quando il mercato domestico, come accade oggi, riesce con fatica ad assorbire il bene/servizio prodotto. Internazionalizzare non è semplicemente vendere all’estero, ma un’attività cruciale che richiede preparazione, risorse qualificate e investimenti. Noi, come Confindustria Salerno vogliamo accompagnare ed essere di supporto alle nostre associate, offrendo loro formazione e informazione. Il nostro made in Italy, così come il made in Campania, è da sempre attrattivo sia per la qualità che esprime, sia per la forza evocativa che racchiude in sé. Le aziende, però, dal canto loro devono imparare a sfruttare al massimo le nuove tecnologie digitali, pensando digitale, in grande, anche se non si hanno ancora dimensioni e numeri da grande azienda. Sono fermamente convinto che le aziende virtuose abbiano già in sé la forza per espandersi».

Parte, invece, da due pilastri fondamentali su cui andrebbero orientate scelte e azioni di politica economica a livello nazionale e non, Andrea Prete, presidente di Unioncamere Campania: «Le aziende devono crescere perché sono le aziende a creare lavoro. Più forti diventano, maggiori occasioni di occupazione e sviluppo complessivo del Paese si creeranno. Credo che da questo assioma non si possa prescindere. Occorrono, pertanto, politiche economiche che spingano e facilitino questo processo, senza inutili dispersioni di risorse come accaduto in passato. Nel mondo c’è fame di Italia, delle nostre produzioni di qualità e del nostro vivere bene. Un vantaggio competitivo che ha il nostro Paese su altri competitor che va sostenuto e ottimizzato».

La politica tirata in ballo risponde con Amedeo Lepore, assessore alle attività produttive della Regione Campania che fa il punto sulle opportunità disponibili per le tante imprese del nostro territorio, dai cinquantuno contratti di sviluppo al credito di imposta per oltre 100 milioni di euro: «La Regione Campania ha scelto di concentrarsi su di una politica per fattori, capace di generare un ambiente in grado di fornire alle eccellenze produttive della nostra regione la possibilità e la capacità di fare sistema. La propensione ad aprirsi a nuovi mercati deve diventare il primo investimento tanto delle aziende, quanto degli enti che ne supportano le attività».

La giornata è, poi, proseguita con la sessione tecnica, nel corso della quale – dopo una attenta panoramica sugli attuali mutati scenari economici mondiali a cura di Claudio Colacurcio di Prometeia – i partner dell’iniziativa hanno presentato gli strumenti nazionali a supporto dell’internazionalizzazione, con focus dedicati alle possibilità offerte dal Ministero degli Affari Esteri, rappresentato dall’Ambasciatore Carlo Formosa; dal Mise, presente con Paolo Bulleri della direzione generale per l’internazionalizzazione; dall’ICE-Agenzia con il direttore dell’ufficio coordinamento marketing Antonio Laspina; da Sace con il responsabile Campania Antonio Bartolo e Carlo De Simone, dell’area manager marketing e business development SIMEST.

A Carlo Formosa il compito di spiegare la ratio dell’iniziativa: «I partner di questa iniziativa sono tutti componenti della cabina di regia – presieduta dal Ministero degli Esteri – messa in piedi per sostenere il sistema produttivo italiano oltre confine. Tante sono le imprese che, pur avendo le carte in regola, non internazionalizzano. È nostro compito, quindi, capire cosa fare per spingere verso questa scelta, attraverso la nostra rete intelligente fatta da Ambasciate, Consolati, uffici dell’Agenzia ICE, Camere di Commercio italiane all’estero e uffici della SACE capaci di interpretare i mutamenti dello scenario internazionale e i rischi geopolitici, riorientando le strategie in funzione dei nuovi mercati».

A chiudere la sessione tecnica della giornata gli interventi di Intesa Sanpaolo, a cura di Gianluigi Venturini – Responsabile Direzione Commerciale Imprese Direione. Reg. Campania, Basilicata, Calabria e Puglia e Matteo Casagrande – Responsabile Servizio Business Development.

Protagonista della testimonianza aziendale di successo è stata Maria LambertiLamberti Design srl, azienda di Cava de’Tirreni -specializzata nella lavorazione dell’acciaio per arredi in e outdoor – con lucide e motivate ambizioni internazionali dovute a un’approfondita conoscenza del settore, unita a un saper fare eccellente.

Nella fase pomeridiana, dalle 13.00 alle 18.00, i più di duecento imprenditori presenti hanno avuto la possibilità di partecipare a incontri individuali con i funzionari dell’ICE e delle altre organizzazioni partecipanti, per delineare percorsi di internazionalizzazione personalizzati sulle esigenze della singola impresa.