Per il quinto anno consecutivo, l’azienda ha aderito alla stesura del bilancio sociale per rendere conto delle sue performances – economiche, ambientali e sociali – agli stakeholder
Cosa fa di un’azienda una buona azienda? Rispondere a questo quesito non è semplice, specie oggi alla luce di un contesto ambientale per le imprese sempre più fitto di connessioni sociali e politiche. I fattori sono tanti, ma di certo lo share value non può più essere il solo metro di valutazione. Occorrono più numeri e a più livelli. È senz’altro buona la Sabox, azienda di Nocera Superiore, specializzata nella produzione e progettazione di packaging in cartone ondulato per il settore conserviero-pastaio, con una vasta gamma di prodotti personalizzati e di alta qualità. Per il quinto anno consecutivo, infatti, la Sabox ha aderito alla stesura del bilancio sociale per rendere conto delle sue performances – economiche, ambientali e sociali – agli stakeholder, volontariamente informati quindi su quanto realizzato, con quali risorse e strumenti e con quali risultati, come ci ha raccontato Massimo Lombardi, Business Development Manager Sabox: «Oggi la società civile è molto attenta all’operato imprenditoriale, il cui impegno anche etico non può più essere accessorio. Anzi. Diventa, quindi, di fondamentale importanza l’attività che un’impresa dedica al mantenimento delle relazioni con l’esterno: lo sviluppo di relazioni positive con gli stakeholders può diventare un elemento di valore aggiunto per l’impresa che, nel tempo, può generare un vero e proprio cambiamento di mentalità nel concepire l’azienda come un agente positivo, qualificata e qualificante per il territorio in cui opera. Il Bilancio 2014 è stato per noi poi di particolare valore poiché in esso abbiamo raccontato come è nata la Rete per il Packaging Sostenibile 100% Campania. Non solo abbiamo retto all’urto della crisi, quindi, ma ci siamo spinti oltre. La Rete è composta da aziende campane tutte operanti nella filiera della carta con circa 200 milioni di fatturato e oltre 400 dipendenti che hanno unito risorse e competenze per innovare e gestire su base territoriale la raccolta delle materie prime seconde necessarie alla produzione di packaging ed altri prodotti, attuando compiutamente il principio del riciclo di prossimità».
La Sabox dal 2004 è impegnata a seminare bene attraverso quelle che potrebbero essere considerate piccole scelte di comportamento collaterale, in grado davvero di fare la differenza, ma che a ben guardare sono tratti di una personalità e di uno standing aziendale di assoluta coerenza. Ne è prova la ormai rodata collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, continuata come partner ambientale con Formaperta che opera attivamente all’interno degli eventi Slow Food (Salone del Gusto e Terra Madre, Slow Fish, Cheese, Leguminosa) in qualità di progettista e fornitore. Pubblicare il Bilancio Sociale per la Sabox, quindi, anche quest’anno non è stato solo un fatto, scontato, di “carte”, ma l’esempio di come – pur nelle difficoltà chi crea vero valore – non si ferma per non restare indietro.