Oltre all’occupazione salgono traffici, investimenti e indice di connettività
L’anno da poco concluso ha segnato un nuovo passo in avanti per il settore contenitori nel porto di Salerno. Gli investimenti di Salerno Container Terminal, in capitale umano, mezzi meccanici e opere infrastrutturali, hanno consentito alla società una ulteriore crescita dei traffici e dei collegamenti marittimi messi a disposizione delle aziende del Centro-Sud Italia, orientate alla internazionalizzazione.
La crescita occupazionale. Il dato più significativo è la crescita occupazionale del 2023, con ben 29 nuove figure inserite nell’organico di Salerno Container Terminal. Allargando questa analisi all’intero Gruppo Gallozzi – e, quindi, SCT, GF Logistic e Marina d’Arechi – sono state assunte in totale sessantadue persone, mai così tante in un solo esercizio.
I nuovi investimenti. Nello stesso anno (2023) sono stati messi a regime nuovi investimenti per circa 11 milioni di euro, tra i quali spiccano una ulteriore gru di banchina Liebherr, che porta a sette le gru presenti nel porto, un nuovo carro ponte di piazzale (RTG), il nuovo Posto di Controllo Frontaliero ed altri mezzi di movimentazione. Tale cifra va inserita nel più ampio prospetto degli investimenti realizzati negli ultimi cinque anni, pari a 45 milioni di euro, per il piano di potenziamento delle opere infrastrutturali ed operative. Si tratta, probabilmente, del maggiore investimento privato realizzato nei porti dell’Italia centro-meridionale.
L’area retroportuale di Salerno Est. Da ricordare l’entrata in esercizio dell’area retroportuale situata all’uscita autostradale di Salerno Est, integrata con il ciclo operativo delle attività portuali. La struttura, 35.000 metri quadri, oltre a rendere disponibile spazi per crescere ancora, ha consentito un miglioramento della circolazione dello scalo, considerato che vi sono stati trasferiti tra i 200 ed i 300 ingressi giornalieri di mezzi pesanti.
I servizi di linea. Nel 2023 sono giunti a 32 i servizi di linea full-container che scalano il terminal salernitano, con una media di 20 approdi settimanali. Il totale delle navi lavorate è stato pari a 1.303 (947 full-container, 343 autostrade del mare, 13 altro).
L’indice di connettività. A conferma di questo trend, l’ultimo rilevamento dell’indice di connettività mondiale elaborato dalla Agenzia Onu Unctat pone Salerno, per numero di “connessioni” marittime internazionali messe a disposizione delle aziende del territorio, in quarta posizione tra i porti italiani, dopo quelli di Genova, Gioia Tauro e La Spezia, prima di Livorno, Napoli e Trieste.
La crescita dei volumi di traffico. L’insieme delle attività messe in campo, tutte orientate al miglioramento del layout industriale del terminal portuale e dei servizi resi alla clientela, ha favorito una importante crescita dei volumi di traffico, che ha segnato un +10% circa di container movimentati, con 345.441 teus nel 2023 rispetto ai 313.864 teus dell’anno precedente.
Le dichiarazioni del presidente Agostino Gallozzi. «La crescita nel 2023 dei principali nostri indicatori di gestione, quali occupazione, investimenti, traffici, connettività – ha dichiarato Agostino Gallozzi, presidente di Salerno Container Terminal – evidenzia la vitalità dello scalo salernitano, che, ormai stabilmente, esprime un ruolo importante nello scenario dell’interscambio globale, servendo con grande efficienza un numero crescente di compagnie di navigazione, ma anche, e soprattutto, le imprese che esportano da Salerno e dalla Campania per ogni mercato del mondo. Nel 2024 consolideremo i traguardi raggiunti, lavorando per migliorare ancora di più la qualità delle attività svolte sia per la rapidità del ciclo nave che per la gestione dei flussi import ed export delle aree portuali».