Il film è l’opera prima della regista Letizia Lamartire, che segna il suo esordio con un progetto cinematografico originale e interessante. La storia di “Saremo giovani e bellissimi” si dipana nel riferimento costante di due universi, il cinema e la musica, in continuo divenire, nel loro rincorrersi, raggiungersi, amalgamarsi, per poi nuovamente scindersi e crescere in autonomia.
Isabella (Barbora Bobulova) ha diciott’anni nei primi anni Novanta ed è una star. Incide un album che ha un enorme successo e che per un’estate intera passa su tutte le radio e le televisioni. Poi più niente.
Oltre vent’anni più tardi, canta quegli stessi brani in un locale di provincia con suo figlio Bruno (Alessandro Pìavani), chitarrista. È a causa del ragazzo che la sua carriera si è fermata, o almeno questo è quello che Isabella si racconta.
Bruno e Isabella sembrano più fratello e sorella che madre e figlio. Famiglia non convenzionale e sgangherata, i due sono legati da un rapporto a tratti morboso, uniti contro il mondo. Questo legame però è destinato a rompersi quando Bruno incontrerà Arianna (Federica Sabatini), leader di un gruppo rock, che gli proporrà di entrare nella sua band.
Da un lato, quindi, la musica italiana degli anni Novanta, che racconta l’anima di Isabella, l’età gioiosa della giovinezza nella quale è rimasta intrappolata. Dall’altro, Arianna, che con la sua band rappresenta la musica sofisticata delle nuove generazioni.
E in mezzo, Bruno, che oscilla tra i due generi e le due donne, pur essendo un musicista e compositore di talento, con un suo mondo musicale in divenire.