«Cambiano il paradigma e i modelli di business, ma siamo pronti»: l’offerta dell’istituto bancario raccontata da Vincenzo Villani, responsabile economia digitale Banca Sella in Campania
La digitalizzazione sta cambiando in maniera profonda i modelli di business delle aziende. Nelle banche, invece, cosa sta succedendo?
La rivoluzione digitale e l’innovazione tecnologica stanno avendo un impatto molto forte non solo sull’offerta dei servizi bancari alla clientela, ma anche sul rapporto banca-cliente. Come successo in altri settori, anche il mondo della finanza cambia pelle e punta a offrire servizi sempre più digitali e personalizzati e modelli sempre più aperti. L’evoluzione delle tecnologie digitali, le nuove preferenze dei consumatori e la presenza di nuovi attori sul mercato stanno creando nuove sfide ma anche nuove opportunità per le banche. In questo contesto Banca Sella, tradizionalmente attenta all’innovazione e alle sue possibili applicazioni, punta da sempre a fornire ai clienti un servizio incentrato sulla consulenza personalizzata e sulle tecnologie innovative. La banca è stata infatti apripista in vari ambiti, dalle prime transazioni di e-commerce, alle soluzioni di pagamento via smartphone, fino all’ecosistema dell’open banking. A dimostrazione che l’innovazione è uno dei pilastri del nostro modo di fare banca. Proprio come i servizi di consulenza, fondamentali per guidare le imprese nell’attuale contesto economico e per fornire loro tutta la nostra competenza per il rafforzamento e sviluppo sui loro mercati di riferimento.
Ritiene che l’impatto di intelligenza artificiale e big data sull’industria bancaria e assicurativa possa determinare un rischio di disintermediazione?
Il contributo dell’intelligenza artificiale e della business data analysis deve essere considerato un’opportunità piuttosto che una minaccia per le aziende che saranno così in grado di utilizzare tali strumenti per servire al meglio il cliente.
L’AI, ad esempio, può rilevarsi molto utile nel conoscere in maniera più approfondita il cliente e prevedere molte sue necessità di vita quotidiana, così come nella prevenzione del rischio di credito, oggi quanto mai strategica anche in considerazione della più recente normativa comunitaria sulla gestione proattiva dei segnai di deterioramento dei crediti.
Da parte nostra pertanto sosteniamo con convinzione anche la trasformazione digitale delle aziende clienti, nella consapevolezza che l’uso dei dati e di sistemi di AI possano rappresentare un vantaggio competitivo. Per favorire tale sviluppo sul territorio abbiamo costituito Sellalab, la nostra piattaforma d’innovazione rivolta a startup consolidate e imprese con l’obiettivo di supportarne la crescita, i processi di open innovation e di digital trasformation. Tale sostegno si traduce anche in servizi di Corporate & Investment Banking che offrono fonti di finanziamento alternative e complementari per la crescita delle aziende clienti. La divisione di Sella specializzata ha inaugurato lo scorso anno a Napoli nuovi uffici, per lo svolgimento di operazioni di finanza straordinaria, capital raising, fino al private equity, anche tramite crowdfunding.
Essere partner del Premio BPI da diversi anni vi consente di agire sulla “cultura” e sulla consapevolezza del sistema economico sul tema innovazione. Le realtà che avete scelto di sostenere in questa edizione vi hanno convinto per…?
Partecipare al Premio Best Practices rappresenta per noi una occasione per incontrare aziende attente all’innovazione messa in pratica. Quest’anno abbiamo premiato nella sezione Imprese Bit4id, azienda che nasce come startup a Città della Scienza nel 2004 e diventa una delle più promettenti realtà che erogano e producono servizi legati alla sicurezza digitale a livello europeo.
Nella sezione Startup abbiamo premiato invece Evja, scaleup attiva nei sistemi di supporto decisionale per aziende agricole che migliorano la qualità del raccolto e ottimizzano irrigazione e uso di pesticidi, nel rispetto dell’ambiente. Evja ha ottenuto 3Seals of Excellence dall’UE e nel 2019 ha vinto anche il MacfrutInnovation Award e l’EIT Innovation Prize.
È per noi fondamentale poter lavorare con realtà di questo livello e stringere partnership sempre più strette con chi opera sul territorio, in un’ottica di open innovation, per favorire anche la collaborazione tra startup e imprese e contribuire alla crescita economica dell’intero territorio, con l’opportunità di valorizzare anche i talenti. E proprio parlando di talenti, tengo particolarmente a dire che quest’anno abbiamo voluto dare un riconoscimento anche ad una giovane promessa del territorio, Loris Caputo, 16 anni appena compiuti, che ha lanciato una piattaforma per appassionati di musica. È un segnale della capacità dei nostri giovani di intraprendere e di creare valore con progettualità innovative e disruptive che sicuramente vale la pena sostenere.