Sicurezza alimentare, la competenza sinergica di Termotech Eco e del Chibi Lab al servizio delle aziende

Un accordo tra i due enti di ricerca che ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo di progetti volti a rafforzare i metodi di prevenzione dei rischi di contaminazione, nonché quello di garantire elevati standard qualitativi risolvendo problematiche legate ai processi di lavorazione e trattamento dei materiali polimerici attraverso il supporto di prove fisico-meccaniche, termiche, reologiche, analisi microscopiche ed analisi chimiche

È da poco diventata realtà la collaborazione tra il Centro di Ricerca Termotech Eco di Salerno e il Laboratorio “CHIBI Lab srl” di Pagani, consapevoli dell’importanza che riveste la tutela della sicurezza alimentare del consumatore nella valutazione del rischio di danno organolettico e tossicologico dei materiali a contatto con gli alimenti.

L’accordo ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo di progetti di sicurezza alimentare atti a rafforzare i metodi di prevenzione dei rischi di contaminazione, nonché quello di garantire elevati standard qualitativi risolvendo problematiche legate ai processi di lavorazione e trattamento dei materiali polimerici attraverso il supporto di prove fisico-meccaniche, termiche, reologiche, analisi microscopiche ed analisi chimiche.

Per le aziende che volessero avvalersi della esperienza dei due team, il Centro di Ricerca Termotech Eco ed il Laboratorio CHIBI Lab srl forniscono, a tariffe agevolate, consulenza e analisi di laboratorio nell’ambito della sicurezza alimentare e in particolar modo nella valutazione del rischio chimico nel settore dell’imballaggio.

L’analisi del rischio comprende:

•    valutazione delle tecnologie e dei materiali usati negli imballaggi destinati a contenere gli alimenti;
•    valutazione della natura e della composizione delle materie prime utilizzate al fine di verificarne la corrispondenza con le proprietà dichiarate;
•    valutazione di trattamenti di protezione o modifica delle proprietà strutturali o superficiali;
•    analisi chimiche e prove di caratterizzazione;
•    valutazione preliminare delle caratteristiche tecniche necessarie per la corretta individuazione dei parametri di processo;
•    valutazione del rischio del danno organolettico;
•    informazione sul rischio del danno organolettico per specifica applicazione;
•    valutazione del rischio del danno tossicologico garantito nelle regolamentazioni specifiche dai limiti di migrazione globali (requisiti di purezza) e dalle liste positive (restrizioni d’uso che riguardano il contenuto massimo nel materiale espresso in mg/Kg ed in mg/dmq, la migrazione specifica negli alimenti e nei simulanti);
•    gestione del rischio, anche attraverso l’individuazione di tecnologie alternative e innovative.

«La valutazione del rischio associato all’utilizzo degli imballaggi – dichiara Stefania Lima, Ufficio Marketing e Sviluppo Termotech Eco – è un impegno che coinvolge non solo l’Industria del food packaging alimentare ma l’intera Filiera: i produttori di materie prime (settore in cui vengono scelti e successivamente “generati” i materiali), i trasformatori (da non trascurare gli effetti delle attività di formatura, stampa, laminazione, taglio) e gli utilizzatori (produttori di imballaggi primari in materiale plastico e non e al loro riempimento, nonché utilizzatori che importano imballaggi pieni in materiale plastico non primario). All’Industria Alimentare spetta il compito di coordinare le attività dell’intera filiera sulla priorità della sicurezza alimentare. Solo chi lavora con spirito di trasparenza, correttezza e competenza potrà rimanere nel settore del food packaging. É importante per l’intera filiera coinvolta nel ciclo di fabbricazione degli imballaggi per alimenti conoscere tutti quei composti che possono migrare, nonché tutti i meccanismi e le condizioni in cui tali fenomeni possono verificarsi. Il tutto nel pieno rispetto di quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1935/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27/10/2004 riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari».

Nei mesi a seguire Il Centro di Ricerca Termotech Eco ed il Laboratorio CHILAB Srl organizzeranno un workshop destinato ad un approfondimento in materia.