Pronto a partire un ampliamento di 2400 mq a ridosso della sede produttiva di Baronissi
Per natura approfondiscono. Sarà perché sono specializzati nella produzione di attrezzature per la perforazione e leader nella costruzione di quelle da scavo applicate a macchine per la trivellazione – nel settore delle fondazioni speciali per grosse infrastrutture – ma il team “esteso” della SIP&T restituisce precisa l’idea che vadano a fondo di ogni aspetto del proprio business per migliorarlo e migliorarsi.
L’azienda, nata a Montecorvino Rovella nel 1996, dal punto di vista logistico è articolata su due sedi produttive: la prima in Baronissi (Sa) con 900 mq di uffici e servizi e 2100 di produzione prevalentemente utilizzata per l’assemblaggio, la saldatura e la verniciatura dei prodotti. In questa sede si trova anche una macchina a taglio Plasma, due calandre a quattro rulli e un impianto di saldature ad arco sommerso. La seconda sede operativa – a Montoro (Av) – si sviluppa su circa 900 mq tra cui 150 di uffici e servizi e i restanti 750 di officina. Qui vengono realizzati i semilavorati successivamente assemblati a Baronissi. Sarà di prossima realizzazione, inoltre, un ampliamento di 2400 mq a ridosso della sede produttiva di Baronissi.
Con circa 50 dipendenti – impiegati e operai – e un fatturato di 9 milioni e mezzo riacquistato a colpi di innovazione dopo anni di qualche perdita di quote di mercato, oggi la SIP&T esporta
l’80% dei prodotti fuori confine, soprattutto in America, Africa e Asia, mentre un ulteriore 15% è comunque veicolato all’estero attraverso aziende madri italiane per la fornitura di attrezzature di primo equipaggiamento. L’azienda è in grado inoltre di fornire macchine per la perforazione dietro richieste specifiche, oltre a poter offrire a noleggio attrezzature per la micro e grossa perforazione. Negli ultimi anni lo sviluppo dell’azienda non ha conosciuto sosta: sono stati inseriti 3 impianti di saldatura robotizzata, è stato acquistato un programma per ottimizzare i tempi e innalzare la produttività dell’azienda dalla timbratura al prodotto finito, installati impianti a led e uno fotovoltaico della potenza di 200 kw, è stata ideata e realizzata infine una macchina intelligente da scavo che consente di adattare automaticamente i parametri di scavo alla tipologia di terreno.
È Luca Galdi, direttore generale della SIP&T, a snocciolare numeri e performance con l’orgoglio autentico di chi sa di essere parte di un meccanismo complesso ma ben funzionante: «Con un pizzico di presunzione possiamo dire che il nostro prodotto è conosciuto in quasi tutto il mondo. Per lavorare scaviamo, ma la nostra aspirazione è di essere in vetta, realizzando servizi e prodotti unici nel loro genere».
Attualmente la SIP&T è impegnata nel passaggio generazionale: il timone sta passando a Rossella Montuori, figlia di Francesco fondatore dell’azienda.
Una fase che arricchirà la storia dell’azienda, innovandola, puntando a rendere ancora più ampia e di successo la produzione SIP&T già inconfondibile per tecnica e design.