Il servizio è un sistema sia di acquisizione dei parametri agronomici, sia di elaborazione dati ad opera di un software gestionale
La sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato.
Smart Hazel è il monitoraggio che rivoluziona la corilicultura, pensata per soddisfare i bisogni degli agricoltori che necessitano dell’aumento della resa e della produzione della nocciola e della riduzione dei costi operativi sostenuti dalle proprie aziende agricole.
La corretta gestione dei frutteti comporta un rilevante impatto sulla sostenibilità ambientale ed economica, permettendo di effettuare una distribuzione degli input agricoli in maniera specifica e nel giusto quantitativo, riducendo gli sprechi e mitigando gli impatti ambientali negativi, derivati dall’eccesso di fertilizzanti e fitofarmaci.
Il servizio offerto dalla Smart Hazel è un sistema sia di acquisizione dei parametri agronomici, combinando l’utilizzo di stazioni agrometeorologiche e di droni, sia di elaborazione dati ad opera di un software gestionale, che assistito dall’agronomo del team, permette l’ottimizzazione delle tre pratiche cruciali della corilicoltura: irrigazione, fertilizzazione e difesa contro parassiti e malattie.
Qual è stato il momento di “svolta” nel percorso dall’idea al prodotto?
Smart Hazel nasce dall’idea di quattro studenti dell’Università degli Studi di Salerno – Luigi Mutascio, Francesco Bernardi, Armando Guanci e Carmine D’Alessandro – che, accortisi delle difficoltà riscontrate dai produttori di nocciola nel monitorare lo stato di salute delle piantagioni e nel prevenire gli attacchi fitopatogeni, hanno elaborato il servizio innovativo. Il percorso del team è iniziato con la partecipazione alla competizione Start Cup Campania 2019 per la sezione studenti, vinta nel mese di ottobre e contemperante alla ReAgritech Startup Competition, tenutasi al MIND di Milano, dove la Smart Hazel è stata premiata dalla JECATT e dalla FONDAZIONE QUADRANS. Tuttavia, la “svolta” nel nostro percorso è arrivata con la partecipazione al Premio Best Practices per l’Innovazione, nel quale abbiamo vinto il premio erogato da 012 Factory, primo incubatore del Mezzogiorno certificato dal MISE.
Il nostro team ad aprile intraprenderà il percorso di formazione imprenditoriale della VII Academy 012 Factory, mentre dal mese di marzo avvieremo due progetti pilota presso due aziende corilicole della provincia di Avellino.
Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto?
Non vi è un ordine di importanza, un progetto o un’idea riesce se e solo se questi quattro elementi hanno lo stesso peso, se c’è armonia tra prodotto e mercato, tra team e idea.