Secondo posto al Premio Best Practices per l’Innovazione, undicesima edizione, per l’azienda che riduce l’impiego della plastica di 7 volte rispetto la norma
La lotta allo spreco alimentare è un’esigenza sempre più sentita e che chiama in causa governi, università, aziende, ma anche e soprattutto ognuno di noi.
La soluzione esiste ad opera di un’azienda di Piazzola del Brenta nel padovano, la SMILESYS, attiva nello studio e produzione di sistemi di richiusura in film plastici totalmente integrabili nei processi di confezionamento.
Esempio di una perfetta commistione di know-how legata all’interregionalità su cui si fonda la virtuosa azienda veneta, è la tecnologia “SMILE LITE”.
Una tecnologia brevettata e realizzata dalla SMILESYS e prodotta in collaborazione con Besana, azienda napoletana leader europea nel confezionamento di frutta secca, Bioplast, produttrice di film stampati per il packaging alimentare a Salerno e Ritrama, multinazionale italiana leader nella produzione di materiali autoadesivi.
Tenendo conto che, su 150 milioni di pezzi prodotti, mediamente lo scarto legato al deterioramento del prodotto prima di terminare la confezione, è di circa l’8%, il sistema brevettato evita lo spreco di oltre 3,5 mln di kg di cibo l’anno – ovvero 12 milioni di confezioni – , 60mila kg di plastica e 100mila kg di CO2 non immessa nell’atmosfera. La vocazione alla sostenibilità ambientale è inoltre garantita al 100% sull’intera confezione, realizzata in pet monomateriale totalmente riciclabile.
La chiave sta nell’economicità dell’imballaggio. La scelta vincente è stata infatti quella di ridurre di 7 volte la plastica impiegata rispetto alla norma, optando per un contenitore innovativo apri-chiudi con uno speciale film plastico richiudibile, che elimina l’ingombro e l’aggiunta di un coperchio supplementare.