Fiore all’occhiello dell’Ateneo salernitano è la divisione di ingegneria sanitaria ambientale SEED del Dipar timento di Ingegneria Civile, risultata primo in Italia per la qualità della ricerca nello studio delle
tematiche ambientali per la caratterizzazione, il monitoraggio e la valutazione degli odori, della qualità dell’aria, dei rifiuti, delle acque potabili e reflue, degli interventi di bonifica dei suoli contaminati
Gli odori rappresentano una delle principali sfide ambientali per diverse attività industriali. La produzione di cattivi odori da attività antropiche rappresenta spesso la causa principale di opposizione alla localizzazione di nuovi impianti o l’elemento di conflitto in diatribe che coinvolgono cittadini e gestori di attività artigianali o imprenditoriali.
Sebbene non siano sempre dimostrabili rischi di natura tossicologica-sanitaria direttamente correlabili alle molestie olfattive, le emissioni odorigene vengono immediatamente associate dalla collettività a condizioni di scarsa igiene e insalubrità dell’aria.
Le molestie olfattive determinano un peggioramento della qualità dell’aria e della vita delle persone esposte, portando alla manifestazione di diversi sintomi quali stress psicologico, insonnia, inappetenza e
irascibilità. Questi aspetti generano una serie di impatti negativi sul territorio che si manifestano con il deprezzamento dei suoli, la ridotta appetibilità delle abitazioni, l’impoverimento delle attività commerciali e turistiche nelle aree esposte a cattivi odori, che possono degenerare nella riduzione di qualsiasi tipo di investimento nella zona interessata.
La particolare e complessa natura delle sostanze che causano impatto da odori, la loro variabilità nello spazio e nel tempo dovuta alle condizioni meteo-climatiche e alla soggettività della percezione
olfattiva, sono elementi che rendono particolarmente complessa una loro univoca regolamentazione. Il quadro normativo internazionale in materia di odori, infatti, risulta particolarmente disomogeneo
proponendo diversi approcci metodologici. In Italia, se a livello nazionale manca un riferimento normativo in materia di odori ambientali, diverse regioni tra cui Lombardia e Puglia hanno legiferato in autonomia proponendo approcci diversi per la valutazione dell’accettabilità delle emissioni di odore. Tante altre Regioni hanno istituito tavoli tecnici per la definizione di una norma specifica di settore. Le tecniche disponibili per la caratterizzazione degli odori ai fini della valutazione dell’impatto ambientale si classificano in tecniche di natura analitica, sensoriale e senso-strumentale. Le tecniche analitiche consistono essenzialmente nella determinazione qualitativa e quantitativa della composizione di una miscela odorigena mediante tecniche di separazione e identificazione. L’olfattometria dinamica, regolamentata attraverso la norma UNI EN 13725:2004, è la tecnica sensoriale maggiormente diffusa e contempla l’impiego del naso umano come sensore, consentendo la caratterizzazione di una miscela odorigena sulla base della sensazione olfattiva provocata direttamente in un panel di esaminatori esperti.
Tra i metodi senso-strumentali, particolare importanza staelettronico (eNose), uno strumento in grado di caratterizzare e memorizzare, una volta addestrato, l’impronta olfattiva di una miscela odorosa e offrire il vantaggio sostanziale di poter effettuare misure in continuo. Il naso elettronico è un’apparecchiatura che simula il funzionamento del sistema olfattivo dei mammiferi e trova applicazione in diversi settori quali quello ambientale, agroalimentare, biomedico, aerospaziale, dei processi industriali.
La divisione di ingegneria sanitaria ambientale SEED (Sanitary Environmental Engineering Division) del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno, coordinato dal professor ingegner Vincenzo Belgiorno, è centro di eccellenza nello studio delle tematiche ambientali per la caratterizzazione, il monitoraggio e la valutazione degli odori, della qualità dell’aria, dei rifiuti, delle acque potabili e reflue, degli interventi di bonifica dei suoli contaminati. Il SEED sviluppa le sue attività di ricerca, didattica, formazione e consulenza, in un laboratorio unico nel suo genere nel centro-sud Italia per strumentazioni e infrastrutture. Anche per questo il SEED è risultato primo in Italia per la qualità della ricerca (ANVUR, VQR 2004-2010) nel settore scientifico dell’ingegneria sanitaria ambientale (ICAR-03).
Da circa un ventennio il SEED si occupa di odori ambientali con consolidate esperienze nelle tecniche di rilievo, caratterizzazione, modellazione e valutazione dell’impatto ambientale nonché nella progettazione delle tecnologie di controllo delle emissioni odorigene.
Presso il SEED, negli ultimi anni si è sviluppalo un nuovo prototipo di naso elettronico (seedOA) capace di monitorare gli odori ambientali in tempo reale con elevata precisione mediante l’impiego di sensori selezionati e l’utilizzo di una innovativa camera di flusso (CODE) brevettata dei ricercatori del SEED. Il Laboratorio del SEED è inoltre dotato di moderne attrezzature per il monitoraggio ambientale, di software all’avanguardia per la modellazione della dispersione atmosferica, nonché di un laboratorio mobile utilizzato per le numerose attività di monitoraggio svolte.
Il laboratorio mobile è munito di strumentazioni utili al prelievo e trasporto indisturbato dei campioni, ed all’esecuzione di analisi direttamente in situ. I risultati e i riconoscimenti conseguiti hanno fatto diventare il Laboratorio Olfattometrico del SEED il punto di riferimento nazionale e internazionale a supporto di professionisti, enti di controllo, amministratori locali e gestori di attività artigianali e imprenditoriali.