
Approvato il regolamento ministeriale sui criteri di svolgimento della procedura
Approvato il regolamento ministeriale sui criteri di svolgimento della procedura
Da mero strumento deflativo quale filtro alla domanda giudiziale, diviene un percorso più facile, adeguato e diverso di accesso alla giustizia in una prospettiva attuativa del pieno sviluppo della persona nel momento della crisi della relazione che sorge nella comunità di cui è partecipe
Un modello italiano di successo che si affianca alla mediazione e ad altri procedimenti in un panorama tipologico poliedrico che mira a creare un sistema di giustizia sostenibile
A colloquio con Marco Marinaro, curatore del Manuale di Diritto della mediazione civile e commerciale
Occorre trovare nuovi equilibri nell’accesso alla giurisdizione mediante l’implementazione e l’incentivazione di sistemi complementari, creando così una diversa cultura nell’approccio al conflitto e riducendo anche la domanda che diversamente approderebbe sempre e comunque al sistema giudiziario statale
Necessaria una attenta riflessione sulle modalità del rilevamento dei dati e della loro elaborazione e presentazione anche in considerazione della verifica quinquennale prevista dalla legge delega
Il Governo al lavoro per la fase attuativa che renderà concreto il modello italiano per una giustizia coesistenziale e sostenibile
L’obiettivo è di ridurre la durata dei processi civili del 40% sino ad arrivare a “quota mille”, cioè cause lunghe in media mille giorni
Essenziale il ricorso agli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie, potenziando l’uso dell’arbitrato, della negoziazione assistita e della mediazione
Ridimensionare la mediazione non è la soluzione, soprattutto in ragione dei numeri: il ricorso a questa procedura in Italia è sei volte superiore al resto d’Europa