Sarà presentato ufficialmente il 6 marzo 2015, nel corso di un incontro organizzato presso la sala Vanvitelli dell’Avvocatura di Stato di Roma. Lo scopo finale è quello di aumentare il grado di fiducia degli utenti del servizio di mediazione, agevolando pertanto il ricorso a questa procedura di ADR, e di fornire ai litiganti e ai loro avvocati una scelta più consapevole tra i vari operatori
Gestione sostenibile del conflitto e vantaggio competitivo per l’azienda
La reciproca soddisfazione di interessi e bisogni è la chiave di una strategia vincente in mediazione; la logica win/win per la soluzione di liti aziendali anche trasnazionali diventa l’approccio strategico dell’impresa che intende creare valore
Attività d’impresa e riforma della giustizia civile
L’inefficienza del sistema giudiziario civile riduce la propensione ad investire, disincentiva la crescita delle imprese e ostacola lo sviluppo dei mercati finanziari. In questa prospettiva assumono particolare interesse le idee di cambiamento che recentemente il Presidente del Consiglio Renzi e il Ministro della Giustizia Orlando hanno presentato in conferenza stampa: 12 punti rispetto ai quali si è aperta una consultazione pubblica
Avvocato d’impresa e “General counsel”
Il rapporto diretto con l’imprenditore e la scelta condivisa della policy gestionale aziendale consentono al professionista legale di assumere il ruolo di un vero e proprio “general counsel” esprimendo competenze che spaziano dalla gestione degli stakeholders a quella della consulenza legale e del contenzioso in senso stretto, dalla corporate governance alla compliance, anche per quanto riguarda ad esempio la gestione della privacy, la legislazione antitrust, la sicurezza nei luoghi di lavoro, la tutela dell’ambiente, la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e, non ultima, la responsabilità sociale (corporate social responsibility) quale mission strategica aziendale verso un nuovo modo di “fare impresa”
La mediazione delle liti tra emergenza deflattiva e trasformazioni culturali
Il VI Rapporto Isdaci sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia segnala che per il 2012 sono state ben 243.281 le domande di ADR depositate nei Centri di risoluzione italiani, con una crescita del 72% rispetto al 2011. In questo contesto il ruolo dominante è chiaramente ricoperto dalla mediazione civile e commerciale, le cui domande, pari a 154.879, fanno segnare un sostanzioso incremento del 154,7% rispetto all’anno precedente
La nuova Direttiva europea in materia di ADR nei rapporti con i consumatori
Si apre così un nuovo e intenso percorso culturale che nei prossimi due anni è destinato riscrivere in Italia ed in Europa il rapporto tra sistemi di ADR e sistema giurisdizionale in una logica di complementarietà per una migliore accesso alla giustizia.