
Un passo avanti verso un sistema fiscale in grado di tutelare i contribuenti e di rendere più lineare il dialogo con l’amministrazione tributaria
Un passo avanti verso un sistema fiscale in grado di tutelare i contribuenti e di rendere più lineare il dialogo con l’amministrazione tributaria
Il decreto prevede che quanti hanno presentato la comunicazione per prenotare l’agevolazione fiscale anticipino, a pena di decadenza della stessa, al periodo compreso fra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024 l’invio della comunicazione integrativa, allo scopo di certificare l’effettiva realizzazione dell’investimento entro il 15 novembre 2024
Fondamentale potrà essere il ruolo dell’avvocato tributarista nel far sì che la collaborazione tra contribuenti e fisco sia proficua e corretta, evitando spiacevoli contenziosi
Per accedere al credito d’imposta le imprese devono comunicare all’Agenzia delle Entrate entro il 12 luglio 2024 l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dallo scorso 1° gennaio e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2024
Non si è ancora spento lo sdegno per i recuperi forzosi e immotivati del bonus per i progetti di ricerca e sviluppo, che l’Agenzia delle Entrate ha già inaugurato – con pessimi auspici – la stagione dei controlli sul bonus investimenti nel Mezzogiorno
Il Fisco ha fatto chiarezza su cosa si intende per unità produttiva ai fini dell’ottenimento dell’agevolazione
Rischio di credito inesistente per molte imprese che avrebbero finanziato attività che non rispettano i criteri indicati dalla normativa. Fondamentale che Confindustria vigili sulle contestazioni del Fisco che, inevitabilmente, colpiranno non solo le imprese scorrette
Nuovo modello per prenotare l’incentivo in linea con le proroghe delle discipline agevolative disposte dalle Leggi di Bilancio 2020 e 2021
Disponibili due strumenti: uno gestito da Invitalia e l’altro dall’Agenzia delle Entrate con il meccanismo del credito d’imposta
L’articolo 4 del decreto del Ministro delle Finanze n. 366/2000 ha introdotto la possibilità di evidenziare l’imposta sulle fatture emesse dal titolare della concessione, autorizzazione o licenza direttamente nei confronti di imprese ed esercenti arti e professioni, utilizzatori del servizio