
La radicalizzazione di alcune tendenze alimentari può comportare l’isolamento dal contesto di interi gruppi di persone, accomunate dalle stesse scelte in fatto di cibo
La radicalizzazione di alcune tendenze alimentari può comportare l’isolamento dal contesto di interi gruppi di persone, accomunate dalle stesse scelte in fatto di cibo
Specializzata dal 2015 nell’allevamento di ovaiole biologiche, l’azienda – con sede produttiva a Campagna – è certificata anche per le pratiche di allevamento, conformi alle rigorose tecniche di riferimento e progettate con elevati standard di benessere per tutti gli animali
Tradizione e sperimentazione culinaria condiscono questo modo di vivere il cibo che incontra sempre più il gusto del pubblico
La mondializzazione degli alimenti è dominata da tre cucine: fast food di tipo americano (macdonaldizzazione alimentare), cucina cinese e, infine, la sempre più diffusa cucina italiana o italiota. Seguiamone la genesi
L’importanza dell’esercizio fisico per invecchiare in modo sano
Una vita passata al tavolo da lavoro o sui banchi di studio nuoce gravemente alla salute
Molto spesso si legge sul web di tutto il potenziale delle vitamine, ma quasi sempre non si approfondisce più di tanto il perché fanno così bene. Il benessere del nostro corpo, a 360 gradi, dipende sempre dalla presenza o meno di questi elementi: le vitamine, infatti, servono al nostro corpo per attivare alcune delle funzioni […]
É tempo di rimettere il cibo al proprio posto, vicino ai nostri sensi e alla terra da cui proviene. In questo, la riscoperta delle ricette delle nostre
nonne, magari reinterpretate, ci può essere di grande aiuto
Da oltre 30 anni nel segmento dei prodotti da forno per utilizzatori professionali, San Giorgio è la prima azienda italiana di prodotti da forno ad aver conseguito tale certificazione con DNV GL, andando incontro alle esigenze alimentari di una fetta crescente della popolazione italiana con la creazione di una linea di prodotto dedicata ai vegani
Indiscutibile il successo di pubblico e le tante scolaresche in visita, ma di “cibo vero” se ne è visto troppo poco