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Principi di finanza d’impresa

A Sacrestano web

A Sacrestano webL’attività imprenditoriale è idealmente suddivisibile in cicli e, in particolare: ciclo tecnico-produttivo; ciclo economico; ciclo finanziario; ciclo monetario.

Il ciclo monetario può far emergere fabbisogni di liquidità, derivanti da temporanee eccedenze delle uscite sulle entrate, dovute allo sfasamento temporale fra il momento in cui si sostengono gli esborsi relativi ai costi dei fattori produttivi e il momento in cui si monetizzano i ricavi di vendita.

L’attività bancaria in pillole

Guido Pisano csz

Guido Pisano cszLa banca è un fattore di sviluppo economico grazie all’effetto moltiplicatore della moneta. Nell’accezione tradizionale, infatti, raccoglie il denaro dai risparmiatori e lo utilizza “prestandolo” alle attività economiche sotto forma di mutui alle famiglie, di finanziamento alle imprese, di finanziamento delle grandi opere pubbliche, e così via.

Edilizia, il tunnel della crisi è ancora lungo

ANTONIO LOMBARDI

ANTONIO LOMBARDIPer il presidente dei costruttori salernitani, Antonio Lombardi, a peggiorare il quadro – oltre alla burocrazia e tempi lunghi – vi è ancora la stretta creditizia, che frena non solo ogni forma di finanziamento, erogazione e anticipazione, ma finanche la smobilizzazione dei crediti delle pubbliche amministrazioni. Una buona mossa – se realizzata – sarebbe, invece, l’attivazione di “liste bianche”, o altre tipologie di pratiche amministrative, in grado di “premiare” le aziende virtuose del comparto, accelerando adempimenti e procedure sia nell’ambito delle opere pubbliche che di quelle private

Svimez: al Sud Confidi più piccoli, costosi e meno efficienti

Secondo il Rapporto sui Confidi del Mezzogiorno, è necessaria una riorganizzazione strutturale per il settore.

Piccoli, poveri e cari: questo il ritratto dei consorzi intermediari tra banche e imprese al Sud emerso dal “Rapporto SVIMEZ su relazioni banca-impresa e ruolo dei Confidi nel Mezzogiorno. Mercato, regole e prospettive di sviluppo”, presentato a Roma oggi (8 luglio 2013) alla Camera dei Deputati.
Condotto su dati Banca d’Italia, UniCredit, Fedart Fidi e Unioncamere, lo studio analizza negli anni 2006-2011 l’andamento economico e le prospettive di sviluppo dei Confidi, impegnati nel garantire finanziamenti a tasso agevolato alle aziende e garanzie alle banche che erogano il finanziamento.