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Destinazione Italia, si parte

Si tratterà di 50 misure che hanno il preciso obiettivo di ridurre le difficoltà in cui si imbattono le imprese che scelgono il nostro Paese come base per i propri investimenti e che saranno incentrate specialmente su dismissioni di patrimonio pubblico, semplificazioni normative e riforma degli enti di promozione dell’Italia all’estero, accorpando e riorganizzando le competenze di Invitalia, Ice, Desk Italia presso il Ministero dello sviluppo economico.

Ripresa economica, segnali di schiarita

LUCA PAOLAZZI

LUCA PAOLAZZISeppur timide, le indicazioni di un’inversione di svolta per il nostro Paese cominciano a fare capolino. Luca Paolazzi, direttore del CSC di Confindustria, però precisa: «Questo non vuol dire che la situazione sia tutta rose e fiori. Al contrario. Perché partiamo da livelli disastrosamente bassi (-9% il PIL rispetto al picco del 2007, -25% la produzione industriale) e perché la ripresa sarà frenata da una serie di venti contrari: stretta del credito, alta disoccupazione, elevata capacità produttiva inutilizzata, perdita di competitività accumulata in passato. Oltre a tutte le carenze strutturali del sistema Italia che rendono basso il nostro potenziale di crescita».

Occupazione e crescita: le strade indicate nel documento firmato da Confindustria e sindacati

Confindustria e le tre sigle sindacali – Cgil-Cisl-Uil – hanno sottoscritto un documento congiunto che riporta le priorità irrinunciabili in vista della programmazione della Legge di stabilità. A darne notizia il presidente degli industriali Giorgio Squinzi e i segretari generali dei sindacati, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, nel corso della festa nazionale del PD a Genova il 2 settembre scorso.

Giannola, Presidente Svimez: «Un sistema di garanzia collettivo poco efficiente non aiuta le imprese»

ADRIANO GIANNOLA WEB

ADRIANO GIANNOLA WEBA poche ore dalla presentazione del Rapporto SVIMEZ sui Confidi nel Mezzogiorno a Palazzo Marini a Roma, il Presidente Adriano Giannola ribadisce che la priorità per tutto il Paese, e non solo per il Sud, è una politica di sviluppo e una strategia macroeconomica di ampio respiro.